Terza Torre di Novoli, Lista Schmidt: "Se progetto va avanti, va cambiato radicalmente: niente più muro di cinta tra palazzo del potere e cittadini"

Bambagioni e Schmidt: "Se alla fine non si dovesse fare sarebbero stati spesi inutilmente soldi dei cittadini contribuenti. Mai progetti di riuso, solo nuovo cemento"

"Vogliamo fare chiarezza sul progetto della Terza Torre di Novoli, nell'interesse del quartiere e della città. È un progetto da rivedere o da abbandonare? Noi non siamo né contro a prescindere né a favore a scatola chiusa, ma occorre fare chiarezza. Lo chiediamo alla Regione Toscana, proprietaria dell'area, ma anche al Comune di Firenze, visto che questo progetto cambierà lo skyline di un quartiere importante. Giani ha voluto il progetto, affermando che sarebbe stato tutto veloce; poi è calato il silenzio. È profondamente sbagliato che non se ne parli: chi ha la responsabilità deve pronunciarsi e informare i cittadini. In generale, ci sono alcune questioni che destano preoccupazione: l'assenza di un pensiero di fondo sulla politica urbanistica; quanto, invece, a ciò che è stato realizzato negli ultimi dieci anni non ci convince sia per l'impatto, sia per l'estetica, sia per gli spazi sottratti al verde. Un caso eclatante è quello del casermone di viale Belfiore. Stante questo progetto, vogliamo capire se Funaro seguirà la non-politica o proverà a mettere del suo, magari cambiando in meglio questo progetto". Lo afferma il consigliere della Lista civica Eike Schmidt Paolo Bambagioni, in merito al progetto della Terza Torre di Novoli, che risulta attualmente in fase di progettazione esecutiva.
"Funaro, al momento, non si esprime. Giani, nell'ottobre scorso, ha accennato a un trasferimento 'momentaneo' degli uffici regionali a Careggi; ciò farebbe supporre un ripensamento, tutto da chiarire. Ci si riempie la bocca con la partecipazione, ma quello della Terza Torre è un progetto mai discusso con i cittadini, nemmeno del quartiere, e non c'è stata nemmeno un'informativa. In più, si predica sempre "volumi zero" e poi si tirano su nuovi volumi a discapito degli spazi verdi. Visto che si tratta di soldi pubblici, vogliamo ricordare – prosegue Bambagioni – che la fase di progettazione è costata almeno 500 mila euro. Se si accantona il progetto, si tratta di soldi pubblici buttati (oltre al lavoro tecnico); se il progetto dovesse andare avanti, è nostra volontà chiedere fortemente e fin da subito un cambio sostanziale". 
Il capogruppo Eike Schmidt rileva: "La presenza di un muro di cinta, terribile, che divide la sede del potere dal contesto urbano, e dai cittadini contribuenti, rende l'idea di un potere impenetrabile. Oltretutto con spazi verdi al suo interno che vengono totalmente sottratti alla cittadinanza, come accadeva per i palazzi nobiliari del passato, che erano innanzitutto privati, e poi contribuivano alla bellezza della città. Qui invece siamo indietro di 100 anni, in piena tecnocrazia novecentesca. Se si farà, la Terza Torre andrà invece fatta in modo aperto e dialogante con il quartiere, troppo spesso destinatario di interventi urbanistici a scatola chiusa, senza ricevere nulla in cambio. Quel muro di cinta non deve essere tirato su".
"La creazione di uno spazio nuovo – concludono Bambagioni e Schmidt – deve essere l'occasione per riqualificare una parte di Novoli, che deve essere rivalutato, con il recupero di spazi verdi per la comunità. Anche per questo va aperto un dialogo con il quartiere e con i comitati del territorio". (fdr)

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