Sono passati 39 anni dal giorno in cui, pochi mesi dopo essere stato nominato prefetto, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa cadde vittima nella strage di via Carini. Assieme a lui morirono anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
“La strage di via Carini – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – scosse le coscienze di tanti esponenti delle istituzioni che decisero di proseguire lungo la strada da lui indicata. Quello che accadde 39 anni fa fu davvero un momento tragico per la storia d’Italia. Un attacco della criminalità organizzata che intendeva destabilizzare le istituzioni democratiche. Il sacrificio del prefetto Dalla Chiesa contribuì, decisamente, ad orientare molte delle scelte che poi vennero fatte per evitare le infiltrazioni mafiose nell’economia e nella pubblica amministrazione. Il Consiglio comunale di Firenze – conclude il presidente Luca Milani – intende ricordare il generale Dalla Chiesa e mantenerne vivo il ricordo. Le sue idee, i suoi atti devono essere tramandate e trasmesse alle nuove generazioni”. (s.spa.)