“O si procede come fece Tronca a Roma, o così come è la mozione non porterà a nulla”
Questo l'intervento del consigliere del gruppo Firenze riparte a sinistra Giacomo Trombi e Tommaso Grassi e della consigliera Donella Verdi
"L’atto presentato dal consigliere Pugliese, delegato dal sindaco per le periferie, per contrastare il fenomeno del bagarinaggio nel nostro centro storico, così come è formulato, servirà a poco o a nulla: non sono soltanto gli abusivi infatti con le loro attività ad arrecare un danno alla nostra città e ai suoi musei (oltre che, ovviamente, ai nostri ospiti), ma anche persone che lavorano per conto di soggetti autorizzati, che spesso affollano strade e piazze proponendo servizi a caro prezzo o rivendendo biglietti rincarati. Oppure, offrendo presunte visite guidate dalla durata lampo pur di consentire di aggirare, con il salta-la-coda, le chilometriche file, per esempio, degli Uffizi. E così facendo non solo fanno concorrenza sleale, ma ledono l’immagine della nostra città e dei suoi tesori, oltre ad arrecare un danno.
Se vogliamo lavorare per risolvere la situazione, crediamo sia necessario un intervento serio, sulla scia di quanto fatto da Tronca in qualità di commissario al comune di Roma, che - forse perché più libero di molti altri amministratori - ha voluto affrontare il problema nel suo complesso, e non cercando di mettere una foglia di fico, come invece ci sembra attualmente voler fare il PD con questa mozione.
Da parte nostra non mancheranno dunque le proposte per rendere più efficace l’atto, vedremo poi se c’è reale volontà di risolvere il problema oppure se si vuole solo fare un intervento di facciata.
Crediamo infatti che sia necessario vietare la rivendita di servizi di tour operator e agenzie per strada e nelle piazze attorno ai principali musei comunali e statali, altrimenti l'equivoco sulle modalità regolari della vendita e il bagarinaggio rimarrà sempre. Si lascino aree come le stazioni ferroviarie secondarie o aree periferiche come zone di libera offerta per questi soggetti autorizzati, e si ripuliscano strade e piazze vicine ai nostri musei e monumenti. Ricordando che le ordinanze romane hanno resistito alla battaglia nei tribunali in due gradi di giudizio e che sarebbero serenamente esportabili anche a Firenze, basterebbe volerlo". (fdr)