I presidenti dei Consigli comunali delle grandi città hanno scritto una lettera al sindaco di Kiev che è anche presidente dell’associazione delle città ucraine: 'Il 24 febbraio 2023 sarà trascorso un anno dall'invasione russa in Ucraina; un anno di guerra, di violenze e devastazioni che non hanno risparmiato neanche i vostri bambini. Da subito la Nato, l'Unione europea, l'Italia si sono opposte politicamente all'aggressione e schierate a sostegno del vostro popolo oppresso. Oggi, in occasione di questo triste anniversario, vogliamo esprimerti la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, e ti chiediamo di far arrivare questo messaggio e il nostro il pensiero a sostegno della coraggiosa battaglia del popolo ucraino alle colleghe e ai colleghi amministratori locali e rappresentanti dei municipi ucraini. Con l'auspicio che un negoziato rispettoso frutto del lavoro della diplomazia internazionale possa portare al più presto alla fine del conflitto, ti salutiamo calorosamente'. Le Presidenti e i Presidenti dei Consigli Comunali di: ROMA CAPITALE Svetlana Celli MILANO Elena Buscemi NAPOLI Vincenza Amato TORINO Maria Grazia Grippo BARI Michelangelo Cavone PALERMO Giulio Tantillo CATANIA Sebastiano Anastasi BOLOGNA Maria Caterina Manca FIRENZE Luca Milani VENEZIA Ermelinda Damiano GENOVA Carmelo Cassibba MESSINA Sebastiano Pergolizzi REGGIO CALABRIA Vincenzo Marra CAGLIARI Edoardo Tocco AOSTA Luca Tonino ANCONA Tommaso Sanna BOLZANO Monica Franch CAMPOBASSO Antonio Guglielmi.
La città di Kiev è gemellata con Firenze dal 1967 in piena guerra fredda, gemellaggio voluto dal Sindaco Bargellini sulle orme proprio di La Pira a significare l’importanza dell’amicizia e della fraternità tra le città che va oltre le divisioni ed i muri. “Proprio il sindaco Vitali Klitschko – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani - è intervenuto, in collegamento, nel nostro Consiglio comunale e tutti ricordiamo con grande commozione la sua testimonianza sulla tragedia della guerra nella capitale dell'Ucraina. Negare l’urgenza di pacificare l’Ucraina equivale a negare la verità. Il sangue innocente delle vittime esige l’immediata fine delle ostilità. A richiedere un impegno senza precedenti della comunità internazionale è la straordinaria gravità di una “terza guerra mondiale diffusa” che minaccia di allargare a macchia d’olio la metastasi bellica. L’Onu e i grandi della Terra (a cominciare da Usa e Cina) possono e devono fare molto di più. Tante istituzioni, associazioni e singoli individui non si sono risparmiati nel favorire iniziative per un cessate il fuoco e per soccorrere le popolazioni maggiormente colpite. L’impegno alla pace si deve concretizzare, oggi, nella richiesta di pace, ma rinnovare e fondare sulle relazioni tra i popoli e sull'educazione. Dobbiamo trasmettere i valori dell’amore, della fraternità, della convivenza, dell’attenzione e della cura dell’altro. Lo spirito di condivisione nella famiglia umana è l’unico antidoto al veleno della guerra". (s.spa.)