L’assessore Martini: “A un anno dalla scomparsa un segno della riconoscenza della città”
Lunedì 29 novembre sarà trascorso un anno dalla morte di Giorgio Morales e l’Amministrazione comunale ha deciso di onorare la sua memoria dedicandogli un luogo della città. Si tratta dell’area che si apre sulla sinistra di via Elio Gabbuggiani, con accesso sia da questa strada che da viale Fratelli Rosselli, che diventerà piazza Giorgio Morales. Proprio lunedì alle 12.30 infatti è in programma la cerimonia di intitolazione a cui parteciperanno, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla Toponomastica e Cultura della Memoria Alessandro Martini.
“Esattamente ad un anno dalla scomparsa intitoleremo a Giorgio Morales una piazza nella zona della stazione Leopolda, vicino alle aree intitolate agli altri sindaci del nostro dopoguerra – dichiara l’assessore Martini –. L’appuntamento delle 12.30 sarà preceduto alle 11 dalle deposizione di fiori sulla sua tomba al cimitero di Rifredi. Morales per la sua azione amministrativa ha lasciato una traccia molto importante nella città. Tante sono le cose che sono state fatte o avviate quando era sindaco di Firenze per esempio sul versante dell’assetto del territorio e della modernizzazione della città. Fu sindaco in un periodo non facile per la politica, tra il finire degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 del secolo scorso. Ma ha sempre portato avanti il governo della città con professionalità e capacità, con il giusto grado di attenzione, propensione al dialogo e all’impegno concreto giorno per giorno tra la gente. Questa intitolazione è un modo ringraziarlo e per far perenne memoria di una persona che ha dedicato anni importanti della sua vita alla collettività e governo della città”.
Nato a La Spezia nel 1932, Morales si interessò alla politica fin da giovanissimo, iscrivendosi al PSI nel 1957, a 25 anni. Fu dirigente della Provincia di Firenze tra il 1965 e il 1970, poi consigliere comunale di Firenze per un lungo periodo ininterrottamente dal 1975 al 1989. Nel 1975 ricoprì, con il sindaco Gabbuggiani, il ruolo di assessore al decentramento, inaugurando così un’esperienza amministrativa già da giovanissimo. Fu proprio lui a istituire i Quartieri nel 1976, portandoli alle prime elezioni nel novembre dello stesso anno. E poi la sua esperienza amministrativa lo portò a ricoprire il ruolo di vicesindaco dal 1979 al 1983. Fu successivamente assessore alla Cultura con i sindaci Bonsanti, Conti e Bogianckino. Sostituì proprio Bogianckino come sindaco nel 1989 sul finire della legislatura, sostenuto da PCI PSI, PSDI e PLI. Nel suo secondo mandato formò una giunta pentapartito (DC, PSI, PRI, PSDI e PLI), completando l’intera legislatura come sindaco, fatto non così frequente in quegli anni, in cui i sindaci erano eletti in consiglio comunale e non direttamente dai cittadini. Morales fu tra coloro che in quel periodo hanno portato in alto il nome di Firenze sul panorama nazionale. In particolare, da ricordare il rapporto di grande stima e amicizia con Giovanni Spadolini, un altro grande politico fiorentino. Dopo le due giunte da lui guidate si candidò per Forza Italia nel 1995. Fu battuto da Mario Primicerio e tuttavia tornò in consiglio comunale fino al 1999. Rimase all’interno delle istituzioni, tenendo fede all’impegno che aveva assunto con i suoi elettori. Nel 1995 interrotta la sua esperienza politica e amministrativa tornò a ricoprire il ruolo di dirigente in Regione Toscana, in quella Regione per la quale era stato tra i protagonisti e ispiratori dello Statuto nel 1970. Insieme a Elio Gabbuggiani e Romano Fantappiè svolse un ruolo importante per ispirare lo Statuto del 1970 e proprio in quelle circostanze ricoprì il ruolo importante di dirigente dell'ufficio legislativo della Regione. Dal 2004 al 2010 ricoprì il ruolo di difensore civico della Toscana. (mf)