Gazebo e panchine spaccati e cestini divelti, area chiusa per essere messa in sicurezza. L’assessore Giorgio: “Gesti inqualificabili, denunceremo i responsabili”
Il giardino di via Mariti, lungo il Terzolle, inaugurato a fine ottobre 2023, è stato vandalizzato nella notte. Hanno distrutto la copertura di legno di un gazebo, rotto le panchine, divelto i cestini e sparso sporco ovunque. Stamani l’area è stata ripulita da Alia ma il giardino è stato chiuso al pubblico per permettere le riparazioni e per rimuovere le parti di legno rotte e pericolose. I danni stimati ammontano intorno a migliaia di euro, 3.000 euro solo per la struttura in legno.
“Un atto inqualificabile - dichiara l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio - e purtroppo non isolato. Già a novembre e dicembre l’area appena aperta era stata oggetto di atti vandalici contro la recinzione e gli accessi. Stanotte siamo andati oltre, con un raid organizzato anche con attrezzi perché non era possibile rompere il gazebo a mani nude”.
Nell’area ci sono alcune telecamere di sorveglianza cittadine e le immagini sono già al vaglio della Polizia municipale.
“Mi auguro - continua Giorgio - che i responsabili vengano presto individuati e siamo pronti a denunciarli auspicando una punizione esemplare. Sono gesti ingiustificabili che fanno un danno alla comunità e deturpano un bene comune. Quel giardino è nuovo, nato per dare più spazi verdi e attrezzati in una zona dove non ve ne sono molti, ed era via via sempre più frequentato da tanti abitanti del quartiere perché progettato per accogliere dai più piccoli ai più grandi, con giochi, palestra all’aperto, gazebo e spazi di socialità. Chi ha fatto questo ha fatto un danno a tutti i cittadini e si deve vergognare”.
“Vedere rovinato quello spazio verde aperto da poco, realizzato in un’area per anni chiusa e reso disponibile per bambini e famiglie, è stato un grande dispiacere - commenta il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli -; grazie alle telecamere e alla Polizia municipale cercheremo di scoprire i responsabili di tanto scempio”.
(edl)