Inviata una relazione sulla vicenda della Villa a Procura, Corte dei Conti e Soprintendenza
“Oggi l'asta per la vendita della Villa di Rusciano è andata deserta” affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e la Consigliera del Quartiere 3, Giovanna Sesti. “Chi si aspettava di fare una svendita estiva, riducendo di oltre un milione la richiesta economica dell'asta precedente si è dovuto ricredere. Certo, chi ha appetiti sull'immobile che il Comune ha trascurato, danneggiato nel tempo e deturpato dai furti, aspetterà che il prezzo scenda ancora o che il Comune si rassegni a cederlo per una miseria pur di aver qualche euro in cassa. Rinnoviamo la richiesta al Comune di non vendere la Villa di Rusciano, proposta che a settembre formalizzeremo riportando la discussione politica nelle aule delle assemblee consiliari di Comune e Quartiere”.
“Non esultiamo – proseguono Grassi e Sesti – perché non crediamo che ci siano le condizioni per essere contenti di quello che potrebbe, se il Comune non cambia idea e lo ritira dal mercato, essere solo rinviato nel tempo. Abbiamo nelle settimane scorse inviato una relazione sulla vicenda della Villa di Rusciano a Procura, Corte dei Conti e Soprintendenza affinché ognuno per le proprie competenze possa verificare l'operato del Comune di Firenze e intervenire nel caso. Crediamo che si sia fatto di tutto, da parte delle ultime amministrazioni fiorentine, pur di liberarsi della Villa di Via Fortini, donata dall'Istituto Vittorio Veneto per uno scopo di interesse pubblico, come la tutela dei minori della città, e che adesso rischia di diventare con parte del parco, la dépendance per qualche ufficio di rappresentanza, sede consolare o albergo, slegata completamente dal tessuto del quartiere”. (s.spa.)