Visita istituzionale del presidente del Consiglio comunale Luca Milani a Mauthausen

Dal 13 al 15 maggio

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, unitamente ad una delegazione della sezione ANED di Firenze, col Gonfalone della città sarà presente alla cerimonia internazionale, che culminerà domenica 15 maggio alle sull’Appel Platz del campo di concentramento di Mauthausen per celebrare il giorno della sua liberazione avvenuta il 5 maggio 1945.

Le cerimonie di commemorazione della liberazione dei campi nazisti, in questa regione dell'Austria, si svolgeranno anche sabato 14 con la cerimonia al sottocampo di Ebensee e Gusen

La città di Firenze con la Municipalità di Mauthausen ha da più di 10 anni un patto di fratellanza per promuovere azioni positive di promozione della pace e del dialogo tra i popoli e per la promozione dei valori dell'antifascismo.

Durante questi due anni di pandemia, è stato fondamentale il contributo dei volontari ANED per mantenere le attività didattiche con gli insegnanti e gli studenti, anche se in modalità a distanza. Il pellegrinaggio negli ex lager nazisti di Germania, Austria ed Italia, è da quasi 50 anni, il momento culminante del percorso, organizzato da ANED.

“L’obiettivo è di poter ripartire con in viaggi della Memoria già dal 2023 – spiega il presidente del consiglio comunale Luca Milani – affinché si possa tornare ad accompagnare centinaia di studenti del nostro territorio, insieme ai loro insegnanti in questi importanti percorsi formativi”.

“Il patto di fratellanza con la città di Mauthausen – aggiunge il presidente Luca Milani – fu sottoscritta il 7 Marzo 2009, a Firenze, tra il vice Sindaco di Firenze, Giuseppe Matulli, l’Assessore alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi, Eugenio Giani, e il Sindaco di Mauthausen, Thomas Punkenhofer” e questa occasione sarà utile per riaffermare ancora una volta la l'amicizia tra le nostre città. 

“Questo legame purtroppo risale ad un evento tragico. Nel pomeriggio dell’8 marzo 1944 un treno composto da carri bestiame sigillati partì dalla stazione di Santa Maria Novella alla volta del campo di concentramento di Mauthausen, dove arrivò l’11 marzo. 

A essere trasferite furono alcune centinaia di persone. Obiettivo delle autorità tedesche che occupavano Firenze dal settembre del 1943 – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – era sia quello di procedere ad una repressione esemplare dell’attività clandestina, sia quello di inviare una quota significativa di uomini abili al lavoro nel Reich. 

Anche a Firenze si era svolto infatti, fra il 3 e il 4 marzo, lo sciopero generale sostenuto dal Comitato di Liberazione Nazionale, che interessò le grandi fabbriche di allora, come la Galileo, la Superpila,  la Ginori, la Pignone la Vallecchi ecc, ed a seguito del quale numerosi fermi furono effettuati tra gli scioperanti e trattenuti con forza per alcuni giorni nei locali delle ex Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella e poi appunto trasferiti nel campo di concentramento.

I pochi superstiti che tornarono a Firenze, con gli anni, anno maturato la consapevolezza che quanto avevano vissuto, non doveva più ripetersi mai più.

Va quindi ad ANED il ringraziamento per il lavoro svolto in questi lunghi anni e in modo particolare negli ultimi due viste le difficoltà incontrate per la volontà di mantenere vivi ed alti i valori ed i sentimenti della democrazia affinché restino impresse nella storia dell'umanità le sopraffazioni e le violazioni dei diritti umani, il rispetto della dignità di ogni essere umano e il valore assoluto della libertà. Tutto ciò – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – va ribadito con forza proprio adesso!”. (s.spa.)

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