“Un dialogo con il ministro Salvini sarebbe stato auspicabile anche prima del taglio dei 30 milioni sulla linea tramviaria Leopolda-Le Piagge”
“Rassicuro il consigliere Bussolin. L’Amministrazione comunale è sempre disponibile al confronto anche se ritiene che i benefici delle ‘zone 30’ per la sicurezza stradale, e quindi per l’incolumità e la vita dei cittadini, siano sempre superiori a qualche piccolo sacrificio di chi si muove in città”. È quanto dichiara l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti replicando al capogruppo della Lega Federico Bussolin in merito alle ‘zone 30’.
“L’Amministrazione comunale ad oggi ha studiato le problematiche della viabilità e non ha istituito niente di ‘generalizzato’ – spiega l’assessore Giorgetti -. Al contrario è intervenuta sulla rete della viabilità dove la limitazione era necessaria per la presenza di aree residenziali con numerose intersezioni. Non ci siamo limitati a installare soltanto la segnaletica per il limite “30” ma abbiamo anche eseguito interventi infrastrutturali, come l’allargamento dei marciapiedi, il restringimento della sezione stradale, l’arretramento e la riduzione della lunghezza degli attraversamenti pedonali, che hanno dato ottimi risultati”.
“Pensando al numero 30, colgo l’occasione per chiedere al capogruppo Bussolin, che oggi invoca la necessità di un confronto con il ministro Salvini sulle 'zone 30', come mai questo confronto non sia stato ritenuto utile sulla tramvia, prima del taglio dei 30 milioni sulla linea 4.1 Leopolda-Le Piagge. Tecnicamente si tratta di rinvio al 2027 ma in pratica equivale a un taglio visto che l’opera deve essere terminata nel 2026 come la 4.2 Le Piagge-Campi Bisenzio finanziata dalle risorse PNRR. Una decisione che ci ha costretto a richiedere un mutuo con costi che ricadranno sui fiorentini e sulla quale un confronto con l’Amministrazione sarebbe stato davvero auspicabile” conclude l’assessore Giorgetti. (mf)