“Alle categorie economiche contro la chiusura alle auto, il Comune risponda con un piano ambizioso per portare con i mezzi pubblici, i clienti nel centro storico. Giusto ma azzardato chiudere il centro senza un piano alternativo del trasporto pubblico”
“Nel dibattito tra chi vorrebbe abolire la ZTL e creare due aree pedonali con staffe di attraversamento per i mezzi privati e chi ritiene, come l'amministrazione, che vada bene così e propone di allungare la durata del divieto anche alla domenica, crediamo che se l'obiettivo è condivisibile non si possa rinunciare alla ZTL neppure a trent'anni dal suo debutto. Se l'obiettivo del Comune e delle categorie è quello di riportare i fiorentini a vivere il centro, noi lo condividiamo e apprezziamo che sia stato sgombrato il campo da chi invece attacca la ZTL solo perché rende impossibile la sosta di chiunque davanti alla porta della propria attività. All'incontro di metà settembre – suggeriscono i consiglieri di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi – il Comune si presenti davanti alle categorie economiche con un piano ambizioso per portare con i mezzi pubblici, i clienti nel centro storico. Solo così possiamo far rivivere il centro storico per chi vuol venire a mangiare, a vedere un film o a teatro, fare una passeggiata o per lo shopping”.
“Per l'estate abbiamo ritenuto giusto, anche se azzardato, chiudere il centro senza un piano alternativo del trasporto pubblico, e adesso è indispensabile per dare una risposta alle categorie e non rendere una isola deserta le strade. Alla malamovida non è pensabile rispondere con la desertificazione e l'abbandono totale della sera e della notte di una parte della Città: in entrambi le condizioni, estreme, la città di Firenze non sarebbe vivibile in sicurezza e tranquillità né dai residenti, né dalla cittadinanza. Appoggiamo la proposta del Comune di aprire un varco temporale nel pomeriggio per lo scarico-carico delle attività commerciali e dei negozi che si trovano nell'area vietata ai mezzi privati, perché – continuano gli esponenti di Firenze riparte a sinistra – risponde alla necessità di alleggerire la corsa mattutina alle consegne e supporta l'economia delle attività commerciali artigianali che hanno bisogno di far caricare o scaricare beni difficilmente trasportabili”.
“Riteniamo che anche il Consiglio comunale debba svolgere il proprio ruolo e avremmo gradito che, anche dopo la recente commissione avuta con le categorie economiche prima della pausa estiva, fosse avviato prima e dopo l'incontro con l'amministrazione di metà settembre una interlocuzione anche con i gruppi consiliari. Disponibilità al dialogo che confermiamo, nella schiettezza delle proprie posizioni, così come l'interesse a fare un giro notturno con loro stessi per vedere la situazione attuale e le situazioni critiche che hanno evidenziato al provvedimento comunale. Non accetteremo mai l'abolizione della ZTL – concludono Grassi, Trombi e Verdi – e confermiamo la nostra posizione a favore di un ampliamento del divieto, ma certo va fatto intelligentemente, tutelando la residenza, tendendo a far rivivere il centro per i fiorentini, predisponendo servizi e sistemi di trasporto pubblico adeguati alle esigenze e alle peculiarità di Firenze, e non rifuggendo dal confronto con chi vive e lavora”. (s.spa.)