Si è verificato un problema nel processo produttivo del Poligrafico dello Stato che può determinare una mancata lettura alle frontiere in caso di espatrio. I cittadini interessati riceveranno a casa la relativa comunicazione.
A seguito di una verifica dei processi di produzione l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato ha rilevato che circa 300.000 Carte di Identità Elettroniche (CIE) presentano un difetto nel chip: questo contiene una data di emissione diversa da quella correttamente riportata sul fronte del documento e la carta può non essere letta alle frontiere, pur risultando, per il resto, assolutamente valida.
Questo problema riguarda ovviamente anche il Comune di Firenze dove circa 800 carte di identità elettroniche, emesse da ottobre 2017 a febbraio 2018, risultano difettose.
I cittadini interessati riceveranno a casa una lettera dal Poligrafico con l’invito a sostituire la CIE difettosa recandosi agli sportelli anagrafici con la carta stessa e la lettera ricevuta. Chi non deve recarsi all’estero nel prossimo periodo non ha alcuna necessità di affrettarsi ad operare la sostituzione perché, per i restanti usi, la carta, come già rimarcato, è valida a tutti gli effetti.
Questa gentile accortezza permetterà agli sportelli di soddisfare il prevedibile afflusso dei cittadini in procinto di recarsi all’estero per le imminenti vacanze, loro sì davvero alle prese con un’esigenza prioritaria.