"Leggo oggi - commenta il Capogruppo della Lega Federico Bussolin - su tutti i quotidiani locali che sarei uno squadrista, termine utilizzato per chi faceva parte delle squadre d'azione fasciste".
"Oltre a rimanere esterrefatto e indignato per il termine utilizzato - continua - mi sento di suggerire una riflessione a chi utilizza impropriamente e con leggerezza questi temi. Da un lato la mia storia così come la connotazione politica della Lega sono ben lontane da logiche antidemocratiche: una persona consapevole di quanto afferma avrebbe potuto definirmi federalista, populista o sovranista".
"Dall'altro lato - puntualizza Bussolin - stupisce che giudizi così gravi siano espressi da un membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, organo che dovrebbe invece garantire e tutelare i Gruppi Consiliari e i consiglieri stessi: mi domando quale sia il giudizio del Presidente Milani e della Vice Presidente del PD giacché ad ora non ho notato alcuna presa di distanza".
"Una riflessione, la mia - conclude Bussolin - volta a chiedere come si possa svolgere un ruolo di garanzia per l'opposizione se poi lo stesso garante taccia, senza senso, di fascismo un membro dell'opposizione stessa". (fdr)