"Bettarini confonde le prerogative del Consiglio con concessioni simil monarchiche della Giunta"
"Tutto corretto formalmente. È vero, ed infatti noi avevamo parlato di offesa, di schiaffo all'assemblea, criticando l'atteggiamento della giunta, e supponendo la sostituzione degli atti così come poi confermato dallo stesso Bettarini. È previsto che si possa aggiornare la delibera anche direttamente in aula se ci sono novità consistenti: è successo quando dal governo, durante l'approvazione dei bilanci nei Comuni, venivano tolti o aggiunti fondi che venivano subito riequilibrare, ma certo non possiamo accettarlo sulla delibera sull'aeroporto quando questo escamotage lo si vuol usare per comprimere i tempi, ammazzare il dibattito e rendere più difficile per le opposizioni la discussione della delibera". Lo afferma a nome del gruppo Firenze riparte a sinistra il capogruppo Tommaso Grassi.
"Se la Giunta vorrà andare dritto per la sua strada faccia pure - continua Grassi - e la ringraziamo per la onesta nell'ammettere candidamente che i documenti inviati al Consiglio, dopo che erano già arrivati i documenti da Enac il 6 agosto, sono ovviamente già superati e che verranno sostituiti all'ultimo secondo dalla giunta. Un mega canguro per condizionare il dibattito, non consentire che i consiglieri possano approfondire, nei 15 giorni previsti tra il passaggio in giunta e quello in Consiglio, il parere degli uffici comunali sugli oltre 980 elaborati del masterplan dell'aeroporto e garantirsi la tranquillità di portare a casa il risultato col minimo sforzo".
"Non sorprende poi che l'assessore Bettarini confonda le prerogative del Consiglio, facendole passare come concessioni simili monarchiche della giunta: è il caso di come rivendica l'audizione in commissione di Enac. Non si tratta di una gentile concessione della giunta ma della corretta sensibilità dei presidenti delle commissioni competenti, che ringraziamo, per aver voluto ascoltare anche sul merito il titolare del masterplan. In conclusione di questo scontro con la giunta Nardella non rimane che constatare come, alla fine, le ferie che il sindaco di Firenze consigliava di non fare al Comune di Sesto per leggersi i documenti, le abbiano fatte i vertici dirigenziali del Comune che hanno fornito un parere su documenti vecchi e che al rientro lavoreranno su quello nuovo e di come invece a tanti dei vertici politici del Comune servirebbe una bella vacanza per riordinare le idee in vista dell'ultimo anno da amministratori di Firenze prima di nuove elezioni, dall'esito tutt'altro che scontato". (edl)