Il fiorentino svolgeva l’attività ricettiva senza autorizzazione. Le indagini del Reparto di Rifredi della Polizia Municipale
Affittava le camere senza permessi anche a persone non in regola con la normativa sull’immigrazione. Per questo un 60enne fiorentino è stato denunciato e sanzionato.
Tutto inizia a fine marzo quando una pattuglia del Reparto di Rifredi ferma un'auto con a bordo due persone. Sulla vettura un contrassegno invalidi intestato a un fiorentino residente nella zona di via XXVII Aprile che, interpellato, riferì che le due persone lo aiutavano nelle incombenze quotidiane. Ma da un controllo approfondito era emerso che su uno dei due risultava pendente un divieto di rientro in Italia per un periodo di due anni a seguito di pena alternativa alla detenzione per reati contro il patrimonio. L'uomo, un albanese di 30 anni, una volta in patria si era sposato e approfittando della possibilità di prendere il cognome della moglie (da cui ha divorziato dopo 3 mesi) era rientrato a Firenze con i nuovi documenti pensando di farla franca. Qui si era fidanzato e conduceva una vita normale sotto falso nome. Una serie di accertamenti incrociati lo avevano smascherato e per lui si erano riaperte le porte del carcere. Agli agenti di Rifredi mancava però ancora un tassello per ricostruire la vicenda, ovvero dove abitasse l’uomo. Il sospetto era che l’invalido gli avesse affittato una stanza, sospetto reso ancora più forte dalle risposte vaghe del fiorentino.
È quindi scattata una serie di accertamenti, anche in collaborazione dei colleghi del reparto autorizzazioni di polizia-tutela del consumatore, hanno accertato che l’uomo affittava le stanze senza autorizzazione. È stato quindi effettuato un sopralluogo a casa dell'uomo, un fiorentino di 60 anni. Qui sono state trovate tre persone ospitate a titolo oneroso in altrettante stanze, in modo totalmente abusivo, senza neanche la comunicazione della presenza all'autorità di Polizia. In compenso gli agenti hanno trovato alcune ricevute di ricevuta di denaro per affitto e soprattutto la fotocopia del passaporto dell'albanese arrestato a marzo, con una nota a lapis che indicava la somma pagata per l'affitto della stanza. Per l'uomo, oltre alle sanzioni per le violazioni amministrative previste l'attività di affittacamere senza autorizzazione (sanzione tra 103 a 1.549 euro) e a quelle per la mancata comunicazione di cessione fabbricato a titolo oneroso a terzi (da 160 a 1.100 euro), è scattata la denuncia per aver ospitato dietro compenso uno straniero non in regola con le norme sull’immigrazione.(mf)