“Firenze è stata risparmiata per un soffio lo scorso fine settimana, ad altri comuni è andata peggio, adesso finiamo i bacini d'espansione!”
“Solo due settimane fa in Consiglio comunale abbiamo ricordato le vittime dell'alluvione del 1966; sono passati 53 anni ma chi vive ai piani bassi ancora tira un sospiro di sollievo ogni volta che la piena si esaurisce – così comincia la sua riflessione il consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi – vice presidente della commissione ambiente, che la settimana scorsa ha sentito in audizione il presidente del consorzio di bonifica; costi sostenuti e troppi anni per raggiungere scarsi risultati: la cassa d'espansione del mensola è finita, il bacino di Roffia (a San Miniato in provincia di Pisa) anche; tuttavia al parco dei Renai e a Figline siamo ancora lontani dal vedere la fine.
Oggi sarà presentata una risoluzione che invita il sindaco Nardella a farsi carico presso il Governatore della Regione Toscana perché gli interventi per la messa in sicurezza di Firenze dal rischio alluvioni siano portati a termine nei tempi previsti, ad essere informato sullo stato di avanzamento dei lavori e a sensibilizzare la Regione Toscana a verificare che i cambiamenti climatici di questi ultimi 3 anni non determino la necessità di ulteriori interventi a difesa del rischio alluvioni. I cittadini – conclude il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi – sono stufi di temere per la loro incolumità appena piove per una settimana.
Firenze e Venezia, si contendono il primato per le città più belle al mondo, siano per sempre città magnifiche quanto sicure”. (s.spa.)