Alessandro Draghi: “Nardella invita esponenti di Paesi che violano i Diritti Umani. Grande ipocrisia”

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia interviene commentando la kermesse sugli stati generali del turismo

Il Sindaco Nardella ha accolto a Firenze diciannove delegazioni diplomatiche, fra ambasciatori e vice ambasciatori, per presentare loro il piano ‘Rinasce Firenze’ ed il rilancio della città a seguito dell’emergenza sanitaria.

“All’incontro, accanto ai rappresentanti di molte Nazioni europee presenziano quelli di Arabia Saudita, Repubblica Popolare Cinese, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Repubblica di Corea. Trovo davvero curioso come il primo cittadino, da sempre impegnato nelle politiche di solidarietà e uguaglianza, scelga di invitare proprio gli esponenti di Paesi che violano palesemente diritti umani e parità di genere”, commenta Alessandro Draghi, Capogruppo al Comune per Fratelli d’Italia.

“Inutile inviare il gonfalone al gay-pride, combattere la violenza e l'odio e poi ospitare chi disprezza questi principi. Il dialogo e lo scambio culturale sono sempre proficui, ma stonano con la linea adottata dal nostro Sindaco. Non è un mistero che alcuni di questi Paesi si siano macchiati di orrendi crimini, tra guerre, repressioni, arresti, esecuzioni sommarie, discriminazioni e tutto ciò che a noi fa accapponare la pelle. Sarà forse che sono economicamente vincenti grazie ai loro investimenti? Senza considerare il cospicuo investimento economico per Firenze: oltre 5mila euro solo per l'organizzazione pratica e le istallazioni”, prosegue l'esponente di FdI.

“Questo dimostra, ancora una volta, la grande ipocrisia della sinistra: da una parte intende fare la morale sull’uguaglianza, la solidarietà, i diritti delle donne e la tutela delle minoranze e dei più deboli, dall'altra invita - come nulla fosse - coloro i quali quei diritti e quei valori non sanno neanche dove stanno di casa – conclude Alessandro Draghi – e Nardella, mentre è seduto al tavolo a ferro di cavallo, ricordi a costoro che le loro leggi e usanze poco si addicono alle nostre”. (s.spa.)

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