Alessandro Draghi: “Sullo studente norvegese omertà totale dalle istituzioni”

Fratelli d'Italia: “Solo uno scarno comunicato dell'Unifi ha avvisato del contagio. Regione e Comune hanno taciuto”

“Mercoledì scorso si sparge la notizia che un giovane di 26 anni, studente norvegese, è positivo al Coronavirus ed è solito frequentare il plesso di Santa Teresa, in via della Mattonaia, essendo iscritto al corso Icad “international course in architectural design”, corso frequentato da tanti stranieri: si tratta dunque del primo caso nell'ateneo fiorentino e in Italia.

La notizia – sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio Alessandro Draghi – è arrivata dall'ospedale di Ponte a Niccheri dove era ricoverato e subito è partito un tam tam attraverso le chat degli studenti che cominciano autonomamente a chiedersi chi di loro fosse stato in contatto diretto col giovane studente. Non sono qua a chiedere la chiusura della facoltà – dichiara ancora Draghi – ma le scuse delle amministrazioni (Comune e Regione) che non hanno fornito o addirittura hanno omesso le notizie indispensabili per i 54 frequentanti il corso: come mai nessun organo ufficiale di stampa (rete civica del Comune di Firenze, Met della Città Metropolitana e Ufficio stampa della Regione) ha dato avvisi e disposizioni alcune?

Tutti i giorni siamo bombardati da ordinanze e mail con avvisi e disposizioni di ogni genere;

non avrebbero avuto diritto i frequentanti di S. Teresa, studenti, docenti e lavoratori a saperlo prima?  Non è doveroso avvisare di quello che accaduto a coloro che potevano aver toccato gli oggetti già entrati in contatto col contagiato? Forse gli enti locali dimenticano che Santa Teresa non è in mezzo ad un prateria ma è situato in Sant'Ambrogio dove ogni giorno passano a piedi migliaia di persone.

Non mi risulta che si crei allarmismo se si racconta la verità – conclude Draghi – e spero che lunedì, in Consiglio comunale, si ottengano risposte ai nostri quesiti dopo una settimana che chiediamo una comunicazione ufficiale da parte del sindaco, che ha il dovere e la responsabilità della salute pubblica in città”. (s.spa.)

 

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