La comunicazione in Consiglio comunale della consigliera d'opposizione
Questa la Comunicazione in aula di Miriam Amato, consigliera aderente a Potere al Popolo
"Sabato 8 dicembre 2018 si è tenuta la nona giornata internazionale contro le grandi opere inutili. La data ricorda la manifestazione che nel 2005 segnò la riappropriazione da parte dei cittadini del cantiere TAV, che era stato approntato a Venaus. Quest’anno la data coincide con l’assemblea dell’ONU sul clima, la COP 24, che si sta svolgendo in Polonia.
Il ritrovo della Manifestazione è stato al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, con una passeggiata attorno al lago di Peretola, uno specchio d’acqua che ha tuttora fondamentali aspetti ambientali. Il Progetto di Toscana Aeroporti ne prevede la cancellazione.
Ed è proprio l'equilibrio idrogeologico della Piana, in particolare dell’area compresa tra la città di Firenze e la Piana di Sesto, che viene gravemente minacciato dalla previsione di due grandi opere inutili e dannose, ossia dal progetto del nuovo aeroporto intercontinentale di Peretola e dal doppio tunnel sotterraneo della TAV, stazione Foster compresa.
Si tratta di due vere e proprie dighe, di superficie la prima, sotterranea la seconda, che andranno a interferire con le dinamiche sia della falda freatica, affiorante in alcuni casi, che dei flussi di superficie.
È ampiamente dimostrato che la nuova pista dell’aeroporto di Peretola interferisce con il ricco reticolo idrografico proveniente da Monte Morello e dai Monti della Calvana. Il Masterplan prevede di deviare il corso del Fosso Reale e sarà necessario spostare laghi, disperdendoli nelle aree limitrofe.
L’impatto territoriale della nuova diga di Peretola riguarda non solo la pista della lunghezza di 2.400 metri, ma anche tutto il contorno di aree di stazionamento degli aeromobili, terminal passeggeri, nuova viabilità. Insomma una vera e propria lacerazione del territorio dalle imprevedibili conseguenze sull’intero contesto dell’area.
Un po’ più a est vengono previsti il doppio tunnel della TAV e la Stazione Foster che saranno vere e proprie barriere in cemento armato fino alla profondità di 40 – 45 metri, e che si oppongono al libero scorrimento delle acque sotterranee. Non ci sono opere di mitigazione che tengano. L’effetto diga delle due grandi e devastanti opere è garantito.
E' opportuno insistere nella realizzazione di queste due barriere mettendo ancora più a rischio l'equilibrio idrogeologico e idraulico?
Accantoniamo una buona volta, e in maniera definitiva, i progetti dell’Aeroporto e del tunnel TAV e cerchiamo di attuare quella buona politica per prevenire e ridurre i disastri ambientali". (fdr)