Gli agenti del Reparto di Rifredi individuano e multano due persone per aver scaricato un divano e una televisione. Denunciato il socio di una impresa edilizia che si era liberato di scarti di cantiere
Un divano, una televisione con tubo catodico e scarti di lavori edili. Si tratta degli ultimi rifiuti abbandonati intercettati dalla Polizia Municipale, per la precisione dal Reparto di Rifredi, con la collaborazione degli Ispettori di Alia e dei residenti. Interventi che si sono tradotti in due sanzioni e una denuncia.
Il primo episodio è avvenuto nella zona di Novoli dove il proprietario di un appartamento venduto durante il trasloco ha preferito abbandonare un divano in un'aiuola vicino ai cassonetti piuttosto che utilizzare il servizio gratuito di rimozione di Alia . Le telecamere installate sulla postazione economica hanno immortalato lo scarico avvenuto alle 21. Grazie alla collaborazione dei residenti gli agenti sono riusciti a risalire all'autore che, una volta rintracciato, non ha potuto altro che ritirare il verbale di 160 euro.
Più curioso quanto successo a una pattuglia mentre usciva dal Reparto di viale Corsica per un intervento. Intorno alle 13.40 gli agenti hanno notato un'auto che si soffermava davanti ai cassonetti vicini e hanno proseguito tenendo però d'occhio la situazione. E alla fine hanno assistito in diretta a uno scarico abusivo. Dalla vettura è infatti sceso un uomo che ha scaricato un oggetto pesante (risultato poi un televisore a tubo catodico) per poi allontanarsi. Ma la fuga è durata poco visto che la pattuglia l'hanno fermato dopo 200 metri. L'uomo, un fiorentino di 55 anni, ha raccontato agli agenti che il televisore non era di sua proprietà e che lo aveva preso in precedenza ma, visto che non funzionava, lo aveva riportato ai cassonetti. Per lui è scattata la sanzione per abbandono sul suolo di rifiuti pericolosi (categoria RAEE R3) pari a 1.200 euro.
Si è concluso invece con una denuncia, poi derubricata in una maxi multa da 6.500 euro, il terzo intervento relativo all'abbandono di scarti edili. Tutto è partito dalla segnalazione di un residente che aveva inviato agli ispettori di Alia la documentazione fotografica di questo scarico abusivo in zona periferica del quartiere. Le foto immortalavano in modo chiaro un uomo mentre tirava fuori da un'auto bianca secchi di calcinacci e altro materiale edile lasciandoli ai cassonetti per allontanarsi. Dalla targa del veicolo gli agenti sono risaliti a una impresa edile di cui l'uomo è ancora socio e questo configura il fatto tra i casi più gravi di abbandono di rifiuti perchè effettuato da una impresa.
L'uomo è stato quindi convocato presso la sede del Reparto e , forse immaginando la gravità della situazione, si è presentato con l'avvocato. Durante la contestazione dei fatti e la successiva redazione dei verbali, ha provato a giustificarsi sostenendo che non si trattava di scarti di lavorazione ma degli avanzi di cibo consumati nella casa di campagna tra cui del sugo di pomodoro che aveva messo dentro secchio da edilizia per evitare eventuali sversamenti. Ma le sue giustificazioni non gli hanno evitato una denuncia per gestione irregolare di rifiuti speciali non pericolosi. Il pubblico ministero poi ha derubricato il reato tramite il pagamento di una multa penale di 6.500 euro. (mf)