Arianna Xekalos M5S Firenze e Laura Magni M5S Quartiere 3: “Villa di Rusciano, un bene da valorizzare e non da alienare”

E così con l'arrivo delle fioriture di Aprile, fiorisce di nuovo la notizia, di un nuovo bando per l'asta, la terza, della Villa di Rusciano.

Questa volta – sottolineano la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos e la consigliera del quartiere 3 del Movimento 5 Stelle Laura Magni – il prezzo fissato dal Comune è 7 milioni e 270mila euro, forse incoraggiato a ripartire, dalle variazioni al Regolamento Urbanistico, recentemente votate in Consiglio Comunale, variazioni che rendono il Complesso di Rusciano più appetibile, visto che con esse, sarà più semplice dare il via ad un restauro con variazione di destinazione d'uso su edifici vincolati e quindi rendere maggiormente stimolati dei potenziali acquirenti.
Grazie infatti a questo cambiamento dell'articolo 13 del RU, si è di nuovo accesa la luce della speranza immobiliare di lusso, che vede in Firenze e nei suoi edifici storici in alienazione, una bella meta di affari.
La Villa attualmente è occupata dagli uffici dell'Assessorato all'Ambiente, quindi non è vero che è un bene inutilizzato certo, necessiterebbe di restauri, ma probabilmente i soldi occorrenti per farlo sarebbero forse non superiori a quelli occorrenti per acquistare nuove sedi, e in più impedirebbero l'impoverimento della città rispetto a uno splendore di Villa con Parco e ad un Bene Comune, che si rispecchia anche nel nome del Comitato Beni Comuni, nato per difenderlo dalla vendita.
Anche noi – proseguono Xekalos e Magni – pensiamo che un tesoro così dovrebbe essere valorizzato e non alienato: ogni anno infatti, come una tradizione, presentiamo emendamenti e osservazioni al Bilancio in questo senso, ma sembra che le intenzioni dell'amministrazione non si rivolgano lì, quasi fosse un figlio a cui non si riconosce una eredità o una discendenza, ma che si vuole allontanare dalla famiglia.
Questa di Rusciano è la nostra eredità e la vogliamo, non la disperdiamo, teniamola tutta, perché è l'orgoglio che ci hanno lasciato i nostri maestri Brunelleschi, Michelangelo e ne siamo orgogliosi”. (s.spa.)

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