Operazione della Squadra Antidroga della Polizia Municipale
70 grammi di cocaina, l’attrezzatura per confezionare le dosi, 32mila euro e abbigliamento, profumi e orologi di marca probabile provento dell’attività di spaccio. Ecco cosa hanno trovato gli agenti della Polizia Municipale durante la perquisizione dell’alloggio di un pusher. L’uomo, un cittadino nordafricano di 32 anni già noto alla Squadra Antidroga della Municipale per precedenti specifici, era stato individuato mentre circolava in scooter in zona Porta Romana e pedinato fino a quella che gli agenti hanno presunto essere la sua abitazione (fino a quel momento era conosciuto come senza fissa dimora).
È iniziato così un appostamento che è andato avanti fino a ieri pomeriggio quando gli agenti l’hanno colto sul fatto. L’uomo è infatti uscito di casa e in sella allo scooter si è diretto in zona Ponte al Pino dove ha incontrato un 40enne italiano a cui ha “venduto” una dose di cocaina per 40 euro. Il cliente, fermato dagli agenti, ha dichiarato che il 32enne era il suo pusher da circa un anno. Anche lo spacciatore è stato fermato poco dopo in piazza D’Azeglio e portato presso gli uffici della Polizia Municipale. Qui, nel vano tentativo di eludere la perquisizione domiciliare, ha continuato a dichiarare di essere senza fissa dimora e dormire per strada ma non è stato creduto. Una volta entrati nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato un connazionale di 33 anni in procinto di uscire con in tasca quattro dosi di cocaina pronte per essere spacciate.
Durante la perquisizione sono stati trovati 70 grammi di cocaina, 32mila euro in contanti nascosti in mobili, vestiti e persino all'interno del materasso, vario materiale per il confezionamento delle dosi e un bilancino di precisione. Presenti anche abiti e profumi di note marche di moda oltre ad orologi di grande valore, probabilmente frutto della fiorente attività illegale dei due che risultano a tutti gli effetti disoccupati. I soldi e la droga, che sul mercato avrebbe fruttato ulteriori 7mila euro, sono stati sequestrati mentre lo spacciatore, già sottoposto all’obbligo di firma, è stato portato nel carcere di Sollicciano su disposizione del Pubblico Ministero di turno. Stessa sorte è toccata al coinquilino per il quale, oltre alla denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, risultava un ordine di carcerazione. (mf)