Presentato question time per la prossima seduta del Consiglio comunale
"Durante l'audizione dei rappresentanti sindacali del personale del Comune di Firenze e delle cooperative che lavorano nelle biblioteche comunali abbiamo ascoltato un pesante e grave grido d'allarme sulle condizioni in cui versano le strutture e di quali problemi giornalmente affliggono la vita dentro le strutture comunali. - affermano i Consiglieri di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi - Bagni senza porte, aggressioni al personale e ai frequentatori ripetute nel tempo e nelle modalità, incapacità di prevenire spaccio di droga, carenza di sorveglianza in intere ali del palazzo, conflitti verbali tra fruitori delle biblioteche. Questi solo alcuni dei racconti che abbiamo ascoltato, con una concentrazione particolare presso le Oblate e la biblioteca Thouar di piazza Tasso. Sappiamo, noi per primi, che altre strutture comunali sono delle punte d'eccellenza in quanto a numero di prestiti e alle attività svolte, ma certo dobbiamo raccogliere il grido di allarme che ci è giunto da chi ci lavora."
"Per chi poi lavora ogni giorno al fianco del personale comunale, ma afferisce all'appalto assegnato ad un insieme di cooperative, tra cui EDA servizi, questa situazione è resa assai più pesante dalla precarietà delle condizioni retributive e occupazionali. Rinnovato lo scorso anno l'appalto infatti abbiamo assistito ad una sequela di richieste di riduzione di parte della retribuzione, di revisione del contratto di lavoro collettivo di riferimento e di rinuncia della quattordicesima, a cui i soci della cooperativa hanno già rinunciato. Ci pare una situazione oltre i limiti. Un duro lavoro attende l'assessore per la tutela retributiva del personale delle cooperative e delle condizioni di sicurezza anche di quello comunale."
"Ci auguriamo che questa amministrazione decida di occuparsi della situazione e non volti lo sguardo altrove sperando che la situazione da sola migliori. Se per l'immediato e vista la situazione grave fosse necessario richiedere una presenza di personale delle forze dell'ordine lo si faccia, basta che contestualmente si lavori per modificare e migliorare le condizioni di sicurezza, anche organizzative, delle biblioteche. In alcuni casi sarebbe sufficiente chiudere una entrata secondaria, o limitare in determinati orari di minor afflusso la fruibilità della struttura, non dimenticandosi che l'appalto e il personale comunale ci pare da anni ridotto oltremodo e che non sarebbe una brutta idea aumentare le ore dell'appalto e incrementare le compresenze dei bibliotecari". (fdr)