“Finanziamenti per le tramvie, ma non ci sono per il piano Casa. Una città sicura non la si crea con incentivi come il fondo casa protetta, ma con politiche strutturali per garantire casa, lavoro e servizi per i cittadini”
“Il bilancio di previsione del 2019 e solo finalizzato alla campagna elettorale del sindaco Nardella e ci sono soprattutto finanziamenti e investimenti per le nuove tramvie, così da vincolare le scelte del futuro sindaco e il futuro mandato, ma non ci sono le risorse annunciate per il piano Casa di cui ci sarebbe veramente bisogno”. Così la consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato commenta il bilancio in discussione in consiglio comunale.
“Sono previsti in bilancio oltre 100 milioni di euro per le tramvie, di cui 7 da alienazioni, 13 da mutui e 80 dalla UE – aggiunge Amato – mentre per il piano casa ci sono solo 16 milioni per l’ERP, più aumenta il contributo affitto 2 milioni di euro, più 5 milioni per emergenza abitativa, per un totale di 23 milioni ad oggi stanziati e rimane non spendibile la morosità incolpevole, e così si arriva a 56, probabilmente con le partite di giro di Casa Spa? Siamo lontani dai 400 milioni annunciati che restano nel libro dei sogni. Ho presentato anche un ordine del giorno – sottolinea la consigliera – per richiedere la requisizione degli alloggi sfitti delle grandi proprietà, per far fronte concretamente ed in modo immediato all'emergenza abitativa”. “Inoltre si intende far cassa svendendo il patrimonio immobiliare ed edifici storici per attirare investitori stranieri – prosegue Amato – vedi le case di lusso nell'ex Teatro comunale e housing sociale nella ex Manifattura Tabacchi”.
“Ci sono poi progetti per le scuole con la formula alternanza scuola lavoro che ripudiamo, in quanto sono una formula legalizzata di sfruttamento degli studenti – insiste la consigliera – e nulla verrà fatto per tutelare i lavoratori degli appalti, visto che su 46 servizi, ben 21 sono esternalizzati e 13 a gestione mista, e riguardano: i servizi all'infanzia, sia per la formazione che per gli aspetti ludici, i disabili, gli anziani, insomma le categorie che meriterebbero maggiore investimenti e attenzione, che invece per l'amministrazione sono qualcosa di cui disfarsi. Sono previste formule di lavoro flessibile anche per chi collaborerà direttamente con l'amministrazione, in modo che la precarietà diventi la norma, attraverso il lavoro flessibile, mentre totalmente assenti sono formule per contrastare lo sfruttamento del lavoro nero e soprattutto tutele per i lavoratori del settore del turismo”.
“Una città sicura non la si crea con gli incentivi come il fondo casa protetta e con la videosorveglianza, ma con proposte strutturali che garantiscano casa, lavoro e servizi per i cittadini”, conclude Amato. (s.spa.)