Cellai: "Centro storico e Oltrarno restano senza parcheggi, e i fiorentini continuano la fuga. Grandi contenitori ancora vuoti e poco sostegno alle imprese"
Questa una sintesi dell'intervento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai nel dibattito in consiglio comunale sul bilancio preventivo 2018
"Il sindaco Nardella ha giustamente parlato di idea di città. E allora vediamo qual è l'idea di città sua e del PD. Questo è innanzitutto il bilancio della viabilità. Dopo lo slittamento della fine dei lavori per le linee 2 e 3 della tramvia, resta però da capire come andrà a finire. Se e quando i tram entreranno in funzione e se, soprattutto, sarà riorganizzata la viabilità con le linee in esercizio.
Per adesso, ciò che già si può dire è che manca totalmente la riorganizzazione di Ataf. Si stanziano soldi in più, ma non per potenziare il servizio notturno (il 'Nottetempo' fa acqua da tutte le parti), bensì per evitare esuberi. E a proposito di potenziare il servizio Ataf, che fine ha fatto il 'jumbo bus' annunciato per il collegamento con Bagno a Ripoli? Sparito, e vorremmo capire perché.
C'è un tema della residenza in centro storico, un tema cruciale per una città come Firenze, che non compare affatto in questo bilancio. I residenti restano senza servizi. E si continua a pensare di combattere il degrado con la Ztl, mentre il problema vero sono i parcheggi: questo è un problema che i fiorentini si aspettavano venisse affrontato e risolto. E invece, cancellato il parcheggio del Carmine, al suo posto non arriva quello di piazza Tasso, e l'Oltrarno resta terra di nessuno. Centro storico: idem con patate. SS.Annunziata, Santa Croce... niente parcheggi. Ma non solo: il trasporto pubblico in centro storico è fermo alla cancellazione del passaggio della linea 2 dal Duomo. Noi abbiamo plaudito a quella scelta, ma quali alternative sono state messe in campo al suo posto? Nessuna.
E cosa dire di via Palazzuolo? Si recupera l'area dell'ex Monte dei Pegni ma il resto della strada resta com'è. Niente in questi anni è stato fatto e niente si farà per riqualificare quest'area preda di un degrado inarrestabile. E pensare che l'ex sindaco Renzi ne aveva parlato come di un modello da esportare...
Altra grande sfida mancata, quella del recupero dei contenitori vuoti della città. Non una riga di questo bilancio ci dice cosa sarà di Sant'Orsola o dell'ex Scuola dei Carabinieri di Santa Maria Novella, per cui Forza Italia ha proposto la realizzazione di edilizia residenziale pubblica con una quota riservata alle Forze dell'Ordine.
E cosa dire delle periferie, che secondo il programma di Nardella sarebbero dovute essere 'al centro' dell'azione amministrativa. Nulla anche qui. Mentre alla voce casa, si manca nuovamente l'occasione di destinare 2 milioni, 2 soli milioni che basterebbero ad eliminare il fenomeno degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica che restano sfitti perché necessitano manutenzione.
Capitolo imprese: buio pesto anche qui. Combattiamo da anni una battaglia perché l'amministrazione comunale dia più aiuti alle piccole e medie imprese del commercio e dell'artigianato. Invano. L'unico obiettivo che siamo riusciti a centrare è l'abbassamento dell'aliquota IMU per magazzini, uffici e altri spazi non abitativi occupati abusivamente. Un atto dovuto a cui si sarebbe dovuto aggiungere molto altro, ma la volontà politica del PD non c'è, e non possiamo che prenderne atto.
Infine, al capitolo sicurezza, apprezziamo il potenziamento dell'organico della Polizia Municipale e l'incremento delle telecamere, ma senza una seria riorganizzazione del corpo questo non basterà ad eliminare i fenomeni di criminalità e illegalità che affliggono centro storico e ampie zone delle nostre periferie.
Il nostro voto sarà contrario, perché non basta far tornare i numeri per dire di aver affrontato i problemi. Da questo bilancio mancano le grandi sfide che per Firenze restano tutte da affrontare. Solo un cambio di governo della città potrà dare ai fiorentini le risposte che aspettano. Forza Italia c'è, e nel 2019 potremo finalmente proporre una seria alternativa a decenni di inconcludenza politica della sinistra". (fdr)