I capigruppo di Forza Italia e Fratelli d’Italia attaccano l’amministrazione sulla gestione dei lavori per la tramvia: “Arriva la tassa Giorgetti, in tempo per Natale”
“Hanno avuto tre anni, dal progetto fino all’avvio dei lavori, per studiare come rendere meno critica la situazione dei residenti, hanno fallito e ora vorrebbero anche farci credere di essere stati bravi”. Così i capigruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi commentano le soluzioni adottate dall’amministrazione per i cantieri del tram in viale Lavagnini: recupero dei parcheggi persi per i residenti e nuova viabilità.
“Le richieste per l’abbonamento da 1 euro al giorno al Parterre, la tassa Giorgetti sul parcheggio dei residenti, potranno partire solo il prossimo fine settimana, e così per almeno 10 giorni dall’inizio dei lavori i cittadini dovranno arrangiarsi. Se questa doveva essere la soluzione, almeno potevano stipulare la convenzione con Firenze Parcheggi per tempo, in modo che fosse attiva dal primo giorno di cantieri. Troppo difficile, a quanto pare. Ma un’amministrazione che chiede soldi (da dare a una sua partecipata) a un residente che ha perso il posto auto a causa di lavori da lei decisi, è un Robin Hood al contrario” aggiungono i due esponenti del centrodestra.
“Questa mattina per andare in auto da piazzale Donatello a Novoli ho impiegato 50 minuti – spiega Draghi –, in un giorno qualunque in zona arancione, di pioggia leggera e con le scuole chiuse per lo sciopero. A pieno regime il traffico sarà nel caos più totale, questo è evidente a tutti, meno che all’assessore Giorgetti che afferma di aver già predisposto i migliori correttivi possibili”.
“Prosegue la raccolta firme che abbiamo lanciato per risolvere il problema dei parcheggi per i residenti in modo diverso, sicuramente gratuito. Almeno questo la giunta Nardella, innamorata del tram tanto da costruire un troncone monco di linea per arrivare in piazza San Marco, lo deve ai cittadini di Firenze, che alla vigilia di questo Natale dimezzato per la pandemia non avrebbero davvero bisogno di nuovi motivi per veder peggiorata la vivibilità della propria città” concludono Cellai e Draghi. (fdr)