Questo l'intervento del capogruppo M5S Roberto De Blasi
"Niente di male ci sarebbe stato se la maggioranza avesse promosso la delibera senza scandalizzarsi per i dubbi legittimi e fondati di parte dell’opposizione rivolti alla dichiarata e presunta funzione delle case del popolo e dei circoli Arci riguardo la considerazione di questi centri che evidentemente a contorno del “tessuto – definito - associativo fitto e radicato” svolgono semplicemente attività commerciale e di promozione politica: ma che lo facciano a spese loro! Sì, ci sono stato nei circoli Arci, come negarlo visto che ne esistono a decine in tutti i quartieri della città: ne ho apprezzato la cucina, le feste e le manifestazioni di vario genere (tutto a pagamento ovviamente). In occasione però delle tornate elettorali, durante le mie frequentazioni, ho avuto modo di considerarne l’appartenenza al solito schieramento politico che governa la nostra città da decenni, attraverso la distribuzione e promozione di “materiale elettorale propagandistico”. Mi permetto dunque di considerare “inopportuno e tendenzioso” utilizzare i soldi dei contribuenti per rinnovare le vesti di queste sedi di partito travestite da circoli dei quali, nonostante le richieste ufficiali, non ci viene dato conoscere i termini delle convenzioni in merito alle concessioni degli spazi che sovente risultano pubblici. Nel caso del circolo Fratelli Taddei, sul sito dell’arci: https://www.arcifirenze.it/circoli/associazione-casa-del-popolo-fratelli-taddei-san-quirico-a-legnaia/ si apprende che tra le associazioni ospitate all’interno del Circolo vi sia: Polisportiva e il circolo PD. L’opposizione dovrebbe dunque negare questa evidenza? Dovrebbe negare che le attività commerciali svolte all’interno dei circoli siano recensite sui motori di ricerca di ristoranti e locali pubblici?
Nel caso ad esempio del ristorante del Torrino di Santa Rosa, sede dell’associazione “La Rondinella del Torrino” per la quale non ci viene concesso sapere se l’occupazione passata e presente di quegli spazi di proprietà comunale, dove viene svolta tra le altre cose un’attività commerciale di ristorazione, è stata regolata da una concessione dalla quale si possa stabilire chi in realtà abbia avuto titolo ad occupare quegli spazi e magari chi sia responsabile della realizzazione degli abusi edilizi e dunque se gli attuali occupanti, l’Associazione del Torrino, abbiano il diritto al riconoscimento di un rinnovo totale degli ambienti con l’impiego di €500.000 di soldi pubblici. Ritengo dunque che data la nostra posizione di minoranza e di impossibilità di porre fine a queste delibere ingiustificate, sia per noi responsabile e doveroso, oltre che semplicemente necessario, informare i cittadini in modo che almeno sappiano e tengano conto di quanto viene offerto in maniera gratuita a certe realtà che svolgono attività anche commerciali e di promozione politica, perché tra i cittadini ci sono anche esercenti che possono contare solo sui propri quattrini per rinnovare i locali delle proprie attività, per pagare le tasse, le occupazioni di suolo pubblico, e soprattutto gli oneri di urbanizzazione in caso di titolarità di concessioni di permessi a costruire". (fdr)