Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai insieme all'On.Stefano Mugnai, rispettivamente coordinatore cittadino e regionale del partito
“La politica eviti che l'Italia diventi una repubblica giudiziaria”. Perché c’è il rischio che le inchieste in corso da parte della magistratura sulla gestione dell’emergenza da Covid-19 siano “strumentalizzate dalla politica, usate come una clava dai diversi schieramenti, l'uno contro l'altro, per screditare l'avversario, finendo per incitare all'odio e creando un gran polverone che coprirebbe le vere responsabilità politiche”. Sembrerebbero parole del presidente Berlusconi. Non fosse per il riferimento al virus, si direbbe di inizio anni 2000. Invece a pronunciarle è un altro presidente, quello della Regione Toscana Enrico Rossi. È davvero curioso come Rossi si scopra garantista solo quando il presidente del consiglio sotto inchiesta è quello espresso dal suo partito politico, anzi nel suo caso dal suo attuale e dal suo ex partito (perché la coerenza è una riconosciuta dote del nostro governatore).
Eh sì, bei tempi quelli in cui i magistrati avevano il grande merito di perseguitare il leader del centrodestra, riuscendo così nello scopo fallito più volte dai suoi antagonisti politici; gli stessi, oggi come ieri, che hanno accolto Rossi tra le loro fila, e che allora applaudivano in piedi a ogni nuovo avviso di garanzia”. (fdr)