“È un momento importante quello di oggi. L’atto che abbiamo approvato incarna e conferma la grande Storia della nostra città, i grandi valori su cui si fonda. Solidarietà, libertà, democrazia. Come gruppo Pd lo abbiamo sostenuto convintamente. La nostra città fa sentire la sua voce su una vicenda dolorosissima, su cui non possiamo permetterci di abbassare la guardia ma anzi continuare a tenere alta l’attenzione a ogni livello. E proprio Firenze, città dalla vocazione internazionale, con questo atto lancia un messaggio molto forte perché è importante il ruolo degli enti locali per promuovere il rispetto dei diritti umani. È un forte segnale di condanna per quanto sta avvenendo in Egitto ai danni di Zaki e di tantissimi esponenti politici, attivisti civili, avvocati impegnati sui diritti umani ma anche un modo per sollecitare con forza la sua liberazione. Serve lo sforzo e l’impegno di tutti perché quest’ingiustizia finisca al più presto. È passato oltre un anno dall’incarcerazione preventiva di Patrick Zaki, e da altrettanto tempo le istituzioni italiane e la società civile si stanno mobilitando per chiederne la scarcerazione. Come è stato definito da Amnesty international, Patrick George Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani . E l’Italia ha un’altra ferita aperta con l’Egitto, la richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni”
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e Donata Bianchi, consigliera comunale e presidente commissione Diritti, sull’approvazione della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.
(sa. ca.)