"Prove di avvicinamento politico oppure un clamoroso errore nel voto?"
"Un bilancio di quattro anni di lavoro, presentato dall'assessore Perra come un bilancio che investe meglio e di più grazie al supporto del Governo nazionale, targato Pd di Renzi, e che dietro investimenti maggiori su sociale e cultura, si prepara ad affrontare le prossime elezioni comunali cercando maggiori consensi. - affermano il Capogruppo Tommaso Grassi, la Consigliera Donella Verdi e il Consigliere Giacomo Trombi, del gruppo Firenze riparte a sinistra - Un atto che pare esser piaciuto al M5S che con la Consigliera Noferi, unica presente, ha deciso di astenersi al voto finale, seppur siano ignoti i motivi di questa scelta. E' stata l'unica opposizione che non ha espresso un voto di contrarietà."
"La politica impone su un atto di bilancio, seppur si trattasse solo di una variazione, che chi governa ed è in maggioranza si esprima a favore, e chi invece non condivide le scelte e le politiche dell'amministrazione voti contro. Si tratta quindi in questo caso di un avvicinamento politico, oppure è soltanto un clamoroso errore nel voto?"
"Non sono certo difficili da individuare i motivi per esprimersi contro ad un bilancio di questa amministrazione che si occupa dei temi solo sull'onda delle emergenze e la cui programmazione è assai deficitaria. Ad un bilancio che può contare su maggiori risorse si può chiedere di più: che non decida di spalmare contributi a pioggia anche nel settore del sociale e della casa, dove maggiori risorse sono, e lo diciamo da anni, necessarie ma che non possono andare indistintamente a chi ha più o meno bisogno. Per questo stiamo preparando un atto da sottoporre al voto in Consiglio che chieda che si rivedano i criteri di erogazione per esempio del contributo affitto, suddiviso in due fasce rigide, ma che con nuovi principi sappia dare di più a chi ha davvero bisogno e solo con nuove risorse eventualmente dia una risposta a chi è in condizioni migliori. Oppure i 4 e oltre milioni di euro destinati alla ripatrimonializzazione del Maggio Musicale che certo, adesso sono necessari per non far morire il teatro, ma che sono frutto e segnale di una gestione pessima avuta con i precedenti Sovrintendenti a cui non è mai stato chiesto conto del proprio operato. In conclusione, a maggiori risorse deve corrispondere anche una allocazione e una destinazione intelligente e oculata, e non dettata da mera logica elettoralistica di dare un poco a tutti". (fdr)