Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi
"Un disastro normativo in stile italiano. Il Governo ha stanziato a marzo scorso decine di milioni di euro per l'erogazione di contributi per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico italiano ma ha escluso per una definizione errata la possibilità che ad accedere a detti finanziamenti fossero anche le amministrazioni comunali attraverso le società di gestione del patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica. Una vera e propria beffa: il settore dove c'è sicuramente molto bisogno di fondi per il miglioramento energetico e per riqualificare intere zone delle nostre città e che da anni soffre una carenza sistemica di risorse statali viene senza motivo esclusa dalla ripartizione dei fondi."
"Un gravissimo errore sul quale sarebbe bene che il Parlamento e il Governo intervenissero immediatamente a porre rimedio. Basta aggiungere nella legge due parole 'comunque denominati': infatti la definizione arcaica, figlia di una stagione della gestione delle case popolari di 30 anni fa, è usata dalla legge permetterebbe solo alla Sicilia che non ha mai adeguato la propria struttura alle nuove norme di accedere a questi fondi statali."
"Siamo soddisfatti che grazie ad un nostro documento approvato dal Consiglio comunale e divenuto atto della commissione controllo si sia potuto chiedere di intervenire al livello nazionale. Adesso attendiamo che la situazione sia sbloccata e che sia concessa la possibilità anche a Casa Spa nel caso fiorentino di attingere a questi preziosi fondi pubblici per riqualificare energeticamente il patrimonio immobiliare e nell'occasione consentire che qualche alloggio, oggi da ristrutturare, possa essere assegnato a qualche famiglia che ne ha bisogno". (fdr)