“Non sto a scomodare Dante, come molti hanno fatto a mezzo stampa. Ma non accetto la diffusione mediatica che è stata data alla nuova moda di “parlare in cörsivoe” nell’ultima settimana. L’occasione – ha spiegato nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – è stata quella di dare il benvenuto al nuovo vice presidente dell’Accademia della Crusca Paolo d’Achille, al posto dello scomparso Aldo Menichetti. Al Consiglio in carica auguri di buon lavoro e un grosso impegno nella difesa della nostra lingua. Non possiamo accettare che in un paese in cui la metà dei giovani non riesce a comprendere un testo scritto e dove l’analfabetismo funzionale dilaga, alcune mode diventino virali. L’italiano – conclude Alessandro Draghi – non deve essere storpiato e deriso ma parlato e insegnato correttamente: dal vivo, in tv e sui social”. (s.spa.)