Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha consegnato all’ambasciatore dell’Argentina in Italia Roberto Carlés ed alla Signora Vera Vigevani Jarach la lettera di sostegno di Firenze alla candidatura del museo sito della memoria dell’Esma – ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio di Buenos Aires nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale dell’Unesco.
La Signora Vera, ebrea scappata con la famiglia dall’Italia in Argentina per sfuggire alle persecuzioni e alla deportazione, è madre di Plaza de Mayo, la cui figlia è scomparsa durante la tragedia della dittatura.
Oltre all’ambasciatore dell’Argentina hanno partecipato all’incontro il presidente della comunità ebraica di Firenze Enrico Fink e il presidente dell’ANED Lorenzo Tombelli. Col presidente Milani erano presenti la Presidente della Commissione Pace e Diritti Umani del Consiglio comunale, Donata Bianchi e la vicepresidente Antonella Bundu, presenti Ruth Dinslage referente dell’associazione per i diritti umani 24 Marzo Onlus e Cristiano Maggipinto dell’ufficio relazioni internazionali della Città metropolitana di Firenze.
“Firenze è città riconosciuta patrimonio mondiale dell’Umanità e, da sempre, Firenze è in prima fila per il riconoscimento dei diritti umani in tutte le parti del mondo. Ci sentiamo onorati – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – di poter sostenere questa candidatura che ricorda quanto di più terribile è successo in Argentina, negli anni ’70 sotto il regime dei colonnelli. Abbiamo accolto la Signora Vera Vigevani Jarach che è cittadina fiorentina per amore perché ha avuto anche tanti riconoscimenti da parte della Regione Toscana, dal gonfalone d’argento al Pegaso d’oro, perché è stata una testimone terribile della Shoah, a partire dagli anni ’30 e poi, purtroppo, negli anni ’70 testimone di un’altra tragedia con la scomparsa della figlia che poi la storia ha raccontato essere stata una desaparecidos in Argentina. L’incontro con Vera Vigevani Jarach ha rappresentato un momento di riflessione fondamentale per mantenere viva la memoria sulla storia di migliaia di vittime della dittatura argentina”.
Alla Signora Vera Vigevani Jarach il presidente del Consiglio comunale ha consegnato un fiorino d’argento. All’ambasciatore dell’Argentina in Italia Roberto Carlés una riproduzione del Marzocco.
“Un appoggio importante che arriva da tutta la Toscana – ha detto la Signora Vera Vigevani Jarach – affinché l’Unesco riconosca la ex Esma come patrimonio culturale dell’umanità. Mi definisco una partigiana della memoria. Occorre prendere parte e non guardare dall’altra parte e punto tutto sui giovani: nel presente e per il futuro. Ricordare tutto quello che abbiamo passato è importante. Non siamo state eroine ma avevamo bisogno di trovare i nostri figli e di salvarli e siamo diventate un buon esempio di resistenza ed è ancora necessario, in tante parti del mondo, continuare con la resistenza attraverso i gesti, le azioni e con tutto ciò che si può fare per far fronte a quel che sta succedendo: le guerre che durano poco e quelle che non terminano mai, il ritorno di regimi e le crisi economiche che si stanno verificando in tanti Paesi del mondo. Sono felice che nei prossimi giorni mi recherò al Parco di San Rossore dove verrà piantato un albero in onore ed in ricordo di mio nonno morto nei campi di sterminio nazisti”. (s.spa.)