Dardano: “Porti chiusi: ai tempi del Coronavirus non scordiamoci solidarietà e rispetto”

La capogruppo lista Nardella sulla chiusura dei porti


Di seguito intervento di Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella.


“La paura è comprensibile in un momento storico come questo, ma non dobbiamo permetterle di piegarci alla convinzione che ci sia differenza tra i morti di Covid-19 e quanti muoiono tra le onde del Mediterraneo, vittime della tratta di essere umani. In questi giorni continuano gli sbarchi, ci sono migranti a rischio in mezzo al mare. Il decreto interministeriale di qualche giorno fa ha chiuso di fatto i porti italiani fino al 31 luglio appellandosi all’emergenza Coronavirus. Ma in mare ci sono delle persone, adoperarsi perché vengano messe in salvo, nel rispetto delle misure di contenimento della pandemia, non vuol dire affatto trascurare l’emergenza che il nostro paese sta vivendo. Significa, piuttosto, mantenere vivi la solidarietà ed il rispetto di ogni essere umano, valori che ci aiuteranno a superare con maggiore forza d’animo una prova tanto difficile. Ricordiamoci che in questi ultimi giorni il generale Khalifa Haftar a capo dell’esercito libico di liberazione nazionale ha bombardato a Tripoli l’ospedale Al Kadra, scelto come avamposto anti-coronavirus, e il mercato del pesce. Infine ha assediato la città tagliando l’acqua a 3 milioni di abitanti. Ricordiamoci sempre che la guerra di Libia non si ferma con la pandemia e tutto il mondo occidentale ha delle responsabilità e non può permettersi di guardare dall’altra parte”.

 

(sa. ca.)

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