Tante le domande che il MoVimento 5 Stelle intende avanzare all’Amministrazione Comunale nel Consiglio Comunale di lunedì 24 ottobre.
“Le questioni aperte sono moltissime” esordiscono i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi “e vogliamo risposte chiare da parte dell’Amministrazione”.
“In particolare dall’Assessora alla sicurezza Albanese” precisa De Blasi “per le urgenti questioni relative alle baby gang nella zona di Campo di Marte e agli alloggi Erp in Via Torre degli Agli”.
“Siamo stati i primi, a luglio, a denunciare la presenza di ragazzi violenti nei giardini e strutture intorno allo stadio. Abbiamo poi presentato altri question time all’assessora, ma dispiace constatare che le risposte ricevute sono state generiche e prive di impegni concreti”.
“C’è una forte preoccupazione ma anche una grande esasperazione della cittadinanza perché i residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni e questo è inaccettabile” continua De Blasi.
“Lunedì chiederemo ancora una volta all’assessora di rafforzare i controlli da parte della polizia municipale sia nella zona di Campo di Marte che anche a San Donato, altra zona critica della città, e quali altri azioni verranno messe in campo per fermare questa escalation di violenza giovanile”.
“C’è poi il tema delle case Erp. Dopo 13 rinvii e nonostante le nostre domande e interrogazioni alle quali l’assessora Albanese ha costantemente evitato di rispondere, noi non ci fermiamo e chiediamo di nuovo la data di fine lavori dei n. 88 alloggi Erp di Via Torre degli Agli” prosegue il consigliere.
“E’ evidente che il Comune non sa che pesci prendere in questa annosa vicenda ma qui si parla di tantissime famiglie fiorentine che sono da oltre 10 anni in attesa di una casa. Chi governa questa città vuole per una volta tanto metterci la faccia?” domandano i pentastellati.
“Ma non ci fermiamo qui. Chiederemo anche conto all’assessora al personale Giuliani sullo smart working il venerdì per i dipendenti. Il sindaco Nardella aveva assicurato che non sarebbe stata una misura coercitiva ma in realtà lo è, eccome”. “Inoltre – sottolineano i consiglieri “i dipendenti devono firmare un accordo al buio, perché nessuno ha detto loro se e quali sono le alternative possibili. E questo non è corretto. Niente contro il risparmio energetico, sia chiaro, ma vogliamo che siano garantiti e rispettati i diritti dei lavoratori e lavoratrici dell’ente”.
“Abbiamo poi scoperto – prosegue il consigliere Masi – che se un cittadino vuole sposarsi o unirsi civilmente nel Comune di Firenze nel 2023, deve aspettare almeno fino ai primi di dicembre per sapere quali giorni e sedi saranno disponibili”.
“Come tutti sappiamo ci vuole tempo per organizzare il proprio matrimonio. Senza una data, come possono gli sposi accordarsi con congruo anticipo con le richieste di ristoratori, catering e sedi scelte per festeggiare?”. “Ma non solo. Perché senza un calendario consultabile almeno sei mesi prima dell’anno in cui ci si vuole sposare, le persone si vedono costrette a scegliere altri comuni meglio organizzati, creando di fatto non solo una minore appetibilità del Comune di Firenze ma anche un minor introito perché chi non è residente a Firenze ma sceglie di sposarsi qui deve comunque pagare un contributo al Comune” specifica il consigliere.
“Infine chiederemo conto dei lavori di Publiacqua nella zona di Bellosguardo, iniziati il 10 ottobre e che proseguiranno almeno fino al 28 di questo mese. I residenti, ma anche tutti i pendolari che normalmente usano questa strada per raggiungere le zone limitrofe di Soffiano, Marignolle e Scandicci, sono già limitati dalla chiusura, avvenuta ormai prima dello scoppio della pandemia, di Via di Monteoliveto. Qui l’Amministrazione non ha mai effettuato i lavori di ripristino di un muro caduto che è a sostegno della strada. Chiederemo quindi cosa l’Amministrazione intende fare sia per Via di Bellosguardo che per Via di Monteoliveto”. (s.spa.)