Il Capogruppo Roberto De Blasi e il consigliere Lorenzo Masi (M5S) esprimono soddisfazione per aver portato all’attenzione del Consiglio, il disagio di quella categoria di ambulanti sprovvisti di posteggio assegnato, cosiddetti “spuntisti” a cui, è consentita l’attività di vendita nei mercati rionali sui posteggi lasciati liberi dai titolari assenti.
Il quesito posto dal Consigliere Roberto De Blasi ha messo in luce un’evidente incongruenza.
Mentre i soggetti intestatari di concessioni di posteggio nelle aree destinate al commercio ambulante sono esonerati dal pagamento di TOSAP e COSAP per il periodo 1 marzo-30 aprile 2020, per le quali hanno diritto a un rimborso dai Comuni, gli “spuntisti” che pagano anch’essi un regolare tributo in seguito al quale ottengono temporaneamente autorizzazione all’attività di commercio su area pubblica, non sono considerati fra i beneficiari di tale rimborso.
“Appare evidente – sostiene De Blasi – che lo stesso diritto riconosciuto dall’art 109 del D.L 104/2020 ai titolari di posteggio fisso, non può non essere riconosciuto anche a questa categoria di ambulanti precari. L’Assessore Federico Gianassi chiamato a rispondere, ha confermato questa tesi mostrando di comprendere appieno la questione e rendendosi disponibile ad incontrare insieme al Consigliere De Blasi le Associazioni degli ambulanti “spuntisti” per informare gli interessati delle procedure di comunicazione con gli uffici comunali.
Queste le parole dell’assessore in risposta al quesito: “La valutazione degli uffici è positiva rispetto alla sollecitazione del consigliere De Blasi, quindi riteniamo che la categoria degli spuntisti rientri tra i beneficiari dell’esonero al pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico così come per i titolari di licenza di parcheggio fisso”.
In questo momento – conclude De Blasi – è fondamentale che l’amministrazione sostenga l’iniziativa degli ambulanti in protesta di questi giorni affinché venga consentito loro di poter lavorare in sicurezza; fiere e i mercati all’aperto possono e devono poter riaprire da subito, così da consentire a centinaia di lavoratori di esercitare la propria attività e incentivare la distribuzione degli utenti costretti ad ammassarsi nei supermercati della grande distribuzione per fare la spesa”. (s.spa.)