“Inaccettabili le parole dell’assessora alla casa Albanese che oggi in Consiglio Comunale ha risposto ad un nostro question time circa la nostra richiesta di tutela dei piccoli proprietari di alloggi” esordiscono i consiglieri De Blasi e Masi.
“Dinanzi alla questione molte volte emersa della carenza degli alloggi da affittare a Firenze e, allo stesso tempo, alla difficoltà per i proprietari di case di rientrare in possesso delle stesse dopo lunghi periodi di morosità e spese sostenute, abbiamo chiesto all’Amministrazione se intenda fare qualcosa in merito e a tutela dei proprietari”. “In particolare, abbiamo chiesto al Comune di farsi promotore a livello nazionale dell’istituzione di misure normative che tutelino la proprietà privata ma anche che attivi incentivi economici, sgravi fiscali e assicurazioni per i proprietari, così da rendere appetibile e tutelato procedere ad affitti a lungo periodo” precisano i pentastellati.
“Richieste legittime e di buon senso, davanti alle quali però l’assessora Albanese ha risposto facendo riferimento al fondo per la tutela dei proprietari in caso di morosità istituito da Comune che però, nella realtà delle cose, non ha risolto neanche un caso di morosità: sui proprietari di alloggi infatti, continuano a gravare spese condominiali, legali, mancato reddito per morosità, tasse e i danni lasciati dai morosi negli appartamenti”.
“Sulla questione poi delle aliquote imu agevolate a cui si riferisce l’assessora, viene da ridere che queste vengano riconosciute solo a che affitta a prezzi calmierati. Parliamoci chiaro: ai proprietari di immobili non è riservata alcuna garanzia da parte del Comune, ma solo la necessità di imporre il limitato utilizzo del proprio bene in favore dei grandi soggetti alberghieri travestiti da studentati”.
“Se l’Amministrazione rendesse appetibile, tutelato e conveniente per i proprietari affittare a lungo periodo, non ci sarebbe bisogno di presentare una proposta di legge a salvaguardia dei centri storici che, di fatto, limita la proprietà privata e favorisce il turismo mordi e fuggi”. (fdr)