“Domani in Consiglio Comunale a Firenze ci sarà la votazione per l’approvazione dell’operazione denominata Multiutility Toscana S.p.A., voluta fortemente dal PD di Nardella ma tenuta segreta fino a qualche giorno fa a tutta la cittadinanza” esordiscono i consiglieri pentastellati.
“Se la delibera di istituzione della Multiutility dovesse passare – precisano De Blasi e Masi – beni comuni quali l’acqua e i rifiuti saranno gestiti da una nuova società a partecipazione pubblica che sarà quotata in borsa”.
“E questo significherà, per i cittadini fiorentini ma anche per quelli degli oltre 60 comuni dei territori di Firenze, Prato e Pistoia interessati, aumenti certi delle bollette e delle tariffe di acqua e rifiuti e, in un prossimo futuro, anche di gas e luce”.
“Non solo – proseguono i consiglieri – con la quotazione in borsa della Multiutility, la nuova società sarà mossa da una logica di profitto nella gestione dei servizi e i comuni interessati non avranno più alcun potere di intervenire sulle scelte relative a investimenti, tipologia di impianti, reti, costi e tariffe di questi beni essenziali”.
“La rapidità con cui si stanno svolgendo le operazioni di voto in tutti i comuni interessati, il mancato coinvolgimento delle cittadinanze coinvolte, la totale assenza di pubblicità dell’iniziativa e il venire meno della volontà popolare espressa con il referendum del 2011 sull’acqua come bene pubblico – sottolineano De Blasi e Masi – sono inaccettabili”.
“Siamo convinti che si stia andando nella direzione sbagliata di una vera e propria privatizzazione dei servizi e per questo motivo abbiamo promosso una petizione popolare, con la quale ci facciamo promotori di due richieste chiare e puntuali:
la sospensione delle votazioni nei consigli comunali delle delibere di approvazione della Multiutility Toscana S.p.A.
la promozione di referendum consultivi su base comunale
SI all’acqua pubblica
NO alla privatizzazione dei servizi
(s.spa.)