Questo il testo della lettera che i consiglieri del Gruppo Centro hanno inviato al sindaco
Signor Sindaco,
la maggioranza che in Palazzo vecchio la sostiene ha pensato bene di bocciare in Consiglio comunale la mozione con la quale si chiedeva al comune di Firenze di adottare la definizione di antisemitismo formulata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance, alla quale l’Italia aderisce). Definizione peraltro già fatta propria del nostro Governo nonché della Commissione parlamentare contro l’antisemitismo. Si trattava di compiere una scelta dall’alto valore simbolico che puntava a rafforzare la battaglia culturale contro un risorgente antisemitismo, di cui abbiamo avuto dolorosa riprova in questi giorni con la vergognosa aggressione subita da un ragazzino ebreo in provincia di Livorno.
La bocciatura della mozione (che diversi Comuni, anche toscani, hanno invece approvato) costituisce peraltro un atto politicamente grave, che disonora la Città di Firenze e che offende il sentimento della Comunità ebraica. Tanto più che tale bocciatura è avvenuta alla vigilia della celebrazione del Giorno della Memoria!
Ci par di capire che a pretesto della bocciatura è stato preso il fatto che la definizione dell’IHRA sostiene che la negazione della legittimità di Israele rappresenta una forma di antisemitismo. Eppure il senso del concetto espresso dell’IHRA è chiaro. Perché non significa che non si possono criticare le politiche di Israele, ma semplicemente che non si può demonizzare Israele in quanto comunità ebraica.
Ma vede, signor Sindaco, è proprio questo il punto che deve essere ben compreso, visto che oggi l’antisemitismo ha assunto la veste dell’antisionismo o di una assoluta pregiudiziale anti-israeliana. La qual cosa consente a tutti gli antisemiti in servizio permanente di proseguire, in altro modo e con nuovi linguaggi, nella propaganda anti ebraica.
Ci appelliamo quindi a lei, Signor Sindaco, affinché intervenga presso la sua parte politica al fine di correggere la posizione assunta dalla maggioranza del Consiglio comunale. Posizione che non fa certo onore ad un’assemblea che rivendica valori democratici. Rivedere tale posizione, assurdamente presa, sarebbe inoltre la migliore maniera di celebrare il Giorno della Memoria. Che non può ridursi ad un festival retorico ma che va invece calato nella realtà attuale per essere di monito a quanti coltivano l’odio razziale.
Confidiamo in un suo autorevole intervento, le porgiamo distinti saluti.
Emanuele Cocollini
Ubaldo Bocci
Antonio Montelatici
(s.spa.)