“Oggi in Consiglio Comunale abbiamo denunciato una spiacevole e intrigata situazione che riguarda Via della Chiesa nella zona dell’Oltrarno”.
“Con un’ordinanza del 2019 il Comune di Firenze ha consentito infatti la sosta a ciclomotori a due ruote e motocicli negli stalli paralleli al marciapiede nel tratto della via compreso tra il numero civico 55 e il 69” spiega il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi.
“Poco prima di questo tratto di strada c’è un cartello di divieto di sosta permanente e poco più avanti, in concomitanza del n.c. 57, era presente un cartello verticale che consentiva la sosta dei ciclomotori, così come indicato nell’ordinanza”.
“Peccato che questo cartello verticale a gennaio di quest’anno è caduto ed è stato rimosso, non si sa bene da chi e perché, e da qui nasce il problema” prosegue il pentastellato.
“Sì, perché la ditta AVR S.p.A., vincitrice della gara d’appalto per il servizio di manutenzione della rete stradale fiorentina per un valore di ben 30 milioni di euro, non ha ancora provveduto al ripristino del cartello caduto”.
“Con calma, perché il cartello – così come ci ha detto oggi l’Assessore alla mobilità Giorgetti – è classificato come bianco e quindi i tempi di ripristino sono più lunghi”.
“Be’, oggi siamo al 10 di luglio, direi che sei mesi sono un tempo abbastanza lungo per riposizionare un cartello che danni ne ha fatti diversi, visto che sono pervenute numerose segnalazioni da parte di cittadini e residenti che si sono visti recapitare una o più multe, ai sensi dell’art. 7 comma 1, per aver parcheggiato il proprio ciclomotore apparentemente in divieto di sosta ma in realtà in maniera del tutto regolare”.
“Contorto? Assolutamente si”, denuncia Masi.
“Corretto? Assolutamente no, perché il Comune di Firenze ha multato in molti casi in maniera illegittima tanti cittadini”.
“Per questo motivo abbiamo chiesto che l’Amministrazione proceda in autotutela e si impegni ad annullare le multe erogate per divieto di sosta nel tratto incriminato di Via della Chiesa ma su questo, l’assessore Giorgetti ci ha risposto che no, il Comune non procederà in tal senso”.
“E allora subentra una questione che politica lo è eccome: se i soldi che sono entrati nelle casse dell’ente per queste multe non erano in realtà dovuti, allora l’Amministrazione ha impropriamente percepito dei soldi che non gli spettavano, e questo non lo possiamo permettere”.
“Chiediamo quindi un maggiore sforzo all’Amministrazione affinché si dia avvio ad un controllo puntuale sulle multe finora erogate in quel tratto di strada e ai sensi dell’art. 7 comma 1” spiega il consigliere. (s.spa.)