“Mai mettere insieme immigrazione, sicurezza e legalità per far passare un messaggio distorto. Che lo faccia Salvini o Nardella”
“Il Sindaco, rispondendo ad una domanda dei cronisti sullo Ius Soli, ha affermato “non credo sia questo il momento di mettersi a parlare dello Ius Soli” .
Eppure – spiegano i consiglieri di Firenze riparte a sinistra Donella Verdi, Tommaso Grassi e Giacomo Trombi – la proposta per lo Ius Soli fu avanzata dall’allora ministra Cecile Kyenge nel 2013 e successivamente il capo del Governo Matteo Renzi, e ora senatore, affermò che era un “fatto di civiltà”.
Forse il Sindaco pensa di rimediare con un’ora di educazione civica a scuola dicendo che “troppe volte nelle nostre scuole arrivano giovani immigrati, stranieri, che talvolta non conoscono bene l’italiano, e non conoscono le regole minimali di convivenza…” quando invece la regola minimale sarebbe proprio quella di riconoscere a migliaia di giovani immigrati, nati e cresciuti nel nostro Paese, un loro sacrosanto diritto senza il quale sono costretti a vivere in condizioni di irregolarità e a rinnovare continuamente il permesso di soggiorno per poter continuare a vivere, lavorare, studiare nel nostro Paese.
Nella stessa giornata il Sindaco ha affermato che è necessario aprire al più presto un Centro per il rimpatrio per gli immigrati socialmente pericolosi o che sono potenzialmente un rischio per la società… in sostanza, secondo il sindaco, vanno semplicemente rimandati nei loro paesi di origine.
La detenzione amministrativa è quanto di più incivile e disumano vi possa essere, contrasta con lo stato di diritto poiché si basa non su fatti concreti ma viene disposta a scopo preventivo, per di più nei confronti di chi viene considerato un irregolare a causa del fatto che fugge dalla fame, come se questo fosse meno grave che scappare dalla guerra.
Chi compie un reato, italiano o straniero che sia, è punibile per legge senza alcun bisogno di misure eccezionali o di Centri per il rimpatrio forzato che, come ormai è stato ampiamente dimostrato, sono luoghi di detenzione nei quali vi è la negazione di ogni diritto umano e con i decreti Minniti-Orlando vi è anche la riduzione della possibilità di difendersi e il superamento dei 90 giorni di trattenimento.
Ancora una volta – proseguono i consiglieri di Firenze riparte a sinistra – si insiste sulla “percezione di insicurezza” non suffragata da dati reali, dal momento che anche il Viminale conferma che i reati, anche quest’anno, sono in diminuzione e invece di contrastarla la si asseconda e la si cavalca con la speranza di raccogliere qualche consenso elettorale in più.
Il Sindaco, come un Salvini qualunque, mette insieme immigrazione, sicurezza e legalità, facendo così passare il concetto di una pericolosità sociale legata al fatto di essere stranieri.
E, ciliegina sulla torta, a conferma delle politiche securitarie, ormai da tempo praticate da questa Amministrazione comunale, e di rincorsa alle politiche della destra, il Consiglio comunale istituisce la Commissione per la promozione della legalità, un modo garbato per chiamare la Commissione Sicurezza, chiesta da tempo, e a gran voce, dalle destre, che infatti oggi cantano, purtroppo, vittoria".