“Il rumore assordante del Covid-19 crea un ottimo silenzio per la ripresa di guerre e violazioni macroscopiche dei diritti umani. Il Regno del Marocco – ha detto nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – ha violato il cessate il fuoco e ha ripreso le ostilità contro il Fronte Polisario. Le forze armate di Rabat hanno avviato, nella giornata di venerdì, un’operazione militare nella zona cuscinetto di Guerguarat dopo che il Fronte Polisario aveva iniziato una manifestazione pacifica per impedire il passaggio dei tir marocchini nel deserto tra il Marocco alla Mauritania.
Popolo Saharawi, fronte Polisario. Decine di migliaia di adulti e bambine e bambini – ha ricordato la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – costretti a vivere nel deserto in condizioni proibitive. Alcune amministrazioni toscane intervengono da anni con progetti di accoglienza per i più piccoli, brevi soggiorni in Italia per provare a vivere come sarebbe loro diritto poter vivere sempre.
Dopo quasi trent’anni di tentativi infruttuosi di trovare una soluzione pacifica al conflitto, che dura da ormai 45 anni, di nuovo la guerra. Un muro lungo più di 2.000 chilometri nel deserto africano lo separa da quella che sarebbe la sua terra. Un referendum per l’indipendenza richiesto dall’Onu che non è mai stato fatto. La Repubblica Araba Saharawi Democratica è divenuta membro dell’Unità africana ed è tuttora riconosciuta da un'ottantina di Paesi nel mondo. Ma questo popolo vive in campi profughi. E’ dimenticato da decenni, un popolo diventato invisibile.
Sono circa 180 i comuni della Toscana sui 290 gemellati con una tendopoli con il Popolo Saharawi. Molti volontari toscani, anche accompagnati da Sindaci e Assessori, hanno iniziato piccoli o grandi progetti di solidarietà.
Firenze deve rinnovare la sua solidarietà attraverso rapporti diretti con i campi profughi e ricominciando a ospitare bambini e bambine Saharawi e ragazzi e ragazze interessate a frequentare studi universitari o percorsi professionali.
Firenze – ha concluso la presidente Donata Bianchi – deve far sentire la propria voce affinché sia ripristinata la pace, il referendum sia realizzato, questo popolo possa tornare nella propria terra per vivere in pace”. (s.spa.)