Fratelli d'Italia: “La fragilità della collina del Forte belvedere e le peculiarità della zona non collimano con un’opera simile”
“Il complesso in oggetto trae le sue origini alla fine del X secolo quando buona parte della città non esisteva nemmeno, durante l'alto medioevo, ed è stato caratterizzato da tre insediamenti ecclesiali posti lungo il pendio della collina: le chiese di San Giorgio, San Mamiliano e San Sigismondo; in seguito avviene la fondazione del sottostante monastero di San Girolamo e San Francesco nel 1382. La secolarizzazione voluta da Napoleone ha fatto cessare la funzione religiosa degli ambienti e la successiva trasformazione in caserma durante la Firenze capitale ci ricorda che alcune parti dell'edificio potrebbero celare la presenza di pitture murali o manufatti che potrebbero essere danneggiati durante la prossima ristrutturazione dell'edificio”. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi nel consiglio comunale odierno, dove ha deciso di votare contro la variante urbanistica per la trasformazione della struttura in un albergo di lusso.
“Ritengo l'area non adatta all'inserimento di un albergo – aggiunge Draghi –; la fragilità e la peculiarità della zona sono evidenti: Costa San Giorgio è una strada ripida con poche possibilità di manovra per i mezzi a motore; il quartiere benché si sviluppi in un’area geograficamente centrale è caratterizzato da un aspetto relativamente poco urbanizzato e si riscontra nelle sue stradine uno scorcio di una Firenze che ormai non esiste più”.
“Non mi soffermo neanche un po’ sul progetto fuorviante della cremagliera che non sarà mai realizzata. La nostra contrarietà non è un rifiuto agli investimenti stranieri o italiani in città ma riteniamo già molto saturo il settore alberghiero, avendo vissuto negli ultimi anni una stagione di grandi trasformazioni (Banco dei Pegni, Palazzo della Gherardesca, ex ospedale di San Gallo, quest'ultimo in votazione oggi stesso) e consideriamo che sia particolarmente invasiva una ulteriore struttura nel centro Unesco e sopra il Ponte Vecchio” conclude l’esponente del centrodestra. (fdr)