Fratelli d'Italia analizza gli incassi provenienti dagli eventi svolti a Palazzo Vecchio. "Entrate misere"
"La concessione e l'utilizzo del Salone dei Cinquecento è regolato dal disciplinare sulla concessione, in uso temporaneo, di ambienti di particolare rilievo architettonico storico artistico e paesaggistico. Tale disciplinare prevede il pagamento di una quota, eccezione fatta per alcune agevolazioni normate all'art 8: se l'evento o la cerimonia è "fatta propria" dall'amministrazione comunale, mediante una delibera apposita, è gratuita, oppure se presente una "dichiarazione di interesse" il concessionario è tenuto a pagare solamente un rimborso forfettario e gli importi relativi ai servizi accessori e alla eventuale chiusura del percorso museale". Lo ricorda il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi.
"I dati raccolti sono evidenti: nel 2020 (anno della pandemia) gli eventi sono stati solo 23: 16 “fatti propri” e 4 con “dichiarazione di interesse" quindi pagando solo un forfettario; tuttavia solo in 3 casi è stata pagata la tariffa totale senza agevolazioni per un incasso totale di 270.715 euro.
Nel 2021 nel Salone sono stati fatti 37 eventi, di cui 28 “ fatti propri” e 7 con “dichiarazione di interesse" ma solo 2 eventi "a prezzo pieno", per un incasso totale di 116.779 euro.
Ma veniamo all'anno scorso (2022). Il Salone dove veglia Leone X dalla tribuna dell'Udienza è stato oggetto di concessione per un totale di 76 eventi di cui 56 “fatti propri” e 17 con “dichiarazione di interesse”, ma anche in questo caso solo 3 eventi sono stati senza alcuna agevolazione, per un incasso totale di 256.574 euro".
"Una delle sale più grandi della Toscana, nonché una delle più affascinanti del mondo, non dovrebbe produrre così misere entrate. Ho notato - prosegue il consigliere Draghi - che si susseguono cerimonie e feste dentro di essa, ma a pagare l'intera tariffa sono molto pochi, nell'ultimo anno infatti neanche il 4 % delle concessioni sono state fatte a tariffa piena".
Draghi chiederà immediatamente l'elenco di tutte le concessioni del Salone nell'anno solare passato, per sapere se effettivamente tutti gli eventi fossero di natura e tipologia consona ad ottenere un'agevolazione economica. (fdr)