DUP, Fratelli d’Italia: “Voto contrario contro un documento che fotografa l’immobilismo delle amministrazioni di sinistra sullo sviluppo della città”

“Sul D.U.P. 2025-2027 abbiamo espresso una posizione di netta contrarietà. Quel che dovrebbe emergere è una visione strategica di una città che sia all’altezza delle aspettative, delle grandi sfide future che la attendono, ma la suggestione che si ha è quella, piuttosto, dell’elefante che ha partorito il topolino.

Sulle infrastrutture le contraddizioni sono eclatanti. Dal tubone al tubino, al tubetto, al nulla. È cambiato il vocabolario, ma niente si è fatto e si ha intenzione di fare per cambiare il paradigma dominante dell’irresolutezza perenne e della viltà che da sempre contraddistingue la politica fiorentina e di cui questa maggioranza ha assunto il testimone. 

Pur in assenza di un trasporto pubblico metropolitano integrato ferro-gomma completo ed efficiente si spinge per l'attivazione dello scudo verde infischiandosene dei disagi che graveranno sui cittadini dell’area metropolitana, delle preoccupazioni provenienti all’unisono dai consigli rappresentativi di quei cittadini, dove peraltro PD e AVS siedono, talvolta, tra i banchi di maggioranza.

È la Grande Firenze. Sì, quella però che è forte con i deboli ma debole con i forti. E infatti, ricorre sino in Consiglio di Stato contro il definanziamento del governo di 55 milioni per lo stadio - che altro non era che la logica conseguenza delle puntuali rimostranze della Commissione europea - e incassa una sonora sconfitta. Annuncia al megafono la necessità di dover contrarre un mutuo per coprire il taglio di risorse sulla linea 4.1 della tramvia dell’esecutivo Meloni, taglio che, però, nonostante i ritardi sul conseguimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, ad oggi non c’è stato e nessun mutuo, di conseguenza, è stato contratto. Ora, anche in questo D.U.P. si auspica la creazione di numerosi tavoli, tavole rotonde, panel con gli operatori interessati e le altre amministrazioni pubbliche sul turismo, sulla sicurezza, sulla casa. Il punto però è un altro: questa maggioranza e questa giunta sanno stare a quei tavoli? In tutta franchezza, ci sembra di no”.

Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Matteo Chelli, Angela Sirello (capogruppo), Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo

(fdr)

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