Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi insieme alla consigliera Donella Verdi e al consigliere Giacomo Trombi
"Nardella ha ragione quando dice che il rischio di veder Firenze, alle prossime elezioni, governata dalle destre e dal partito di Salvini sarebbe una sciagura, ma è inaccettabile che questo sia la scusa per chiedere un voto utile o proporre bizzarre alleanze con un collante fragile come quello di bloccare la deriva. Lo abbiamo già visto e non ha mai funzionato. Mai Firenze a Salvini e alle destre: lo diciamo nettamente. Ma chi governa oggi la Città pare rendersene conto solo adesso, sotto elezioni, che i problemi cittadini devono avere risposte diverse da quelle di Salvini: sarebbe onesto e doveroso interrogarsi su quante volte siano stati loro stessi a dar fiato e alimentare la guerra tra gli ultimi e a non porre freno a spinte discriminatorie".
"Per evitare il peggio, il PD e l'amministrazione devono cambiare passo e linea politica su molti, tantissimi temi. Dall'ambiente e le opere pubbliche, alla gestione dei beni comuni e alle politiche alla persona, dalla cultura al sociale, passando per il settore educativo e anche alla gestione economica e organizzativa della macchina comunale.
Se il collante di qualsiasi proposta alternativa fosse solo quello di non far vincere Salvini e le destre, allora la loro vittoria sarà solo più vicina. Mai la nostra azione sarà esclusivamente contro qualcuno, piuttosto sarà massimo il nostro impegno per un progetto di sinistra alternativo in discontinuità con l'attuale governo cittadino che eviti di consegnare la città a razzisti e fascisti."
"Nardella ha certo ragione a evidenziare e temere l'avanzata delle destre, rispetto alla quale però non possiamo ritenere l'amministrazione priva di responsabilità, ma adesso il sindaco per essere credibile scenda dalla ruspa, e non si arrampichi sugli specchi pur di dimostrare che la sua ruspa è diversa da quella di Salvini, e il PD cambi politiche e atteggiamento nei confronti della cittadinanza. È disposto Nardella e il partito democratico che governa Firenze a cambiare verso, avrebbe detto qualcuno? Oppure le dichiarazioni e le aperture politiche, che siamo interessati certo ad approfondire, sono solo operazioni di tatticismo politico finalizzate ad ottenere qualche voto in più con la solita litania del voto utile? Nardella e il PD saranno capaci di smettere di inseguire l'agenda politica di Salvini e delle destre? Nonostante si possa avere dubbi sulla effettiva volontà e capacità di invertire la rotta attenderemo Nardella alla prova dei fatti, nel quotidiano."
"Troppe volte a Firenze si è intervenuti solo tardivamente, sulla scia dell'emotività, e non si è fatto nulla fino a quando non ci si è trovati di fronte ad una qualche emergenza e così facendo si sono applicate soluzioni estreme, accelerando i tempi pur di dimostrare un quantomai inopportuno pugno duro da parte del Comune. È accaduto, per esempio, con la gestione del Villaggio Rom del Poderaccio, rispetto al quale per ben due anni è rimasta sulla scrivania della Giunta una mozione approvata a larga maggioranza in Consiglio, quasi senza alcuna effettiva azione, e che, solo di recente, è stata applicata parzialmente annunciando cabine di regia e percorsi rapidi di superamento con soluzioni alternative per gli abitanti". (fdr)