Il sindaco è intervenuto in Consiglio comunale
“La situazione è piuttosto seria e va monitorata con grande attenzione, siamo in costante contatto con la Ausl, con i direttori degli ospedali e la Regione Toscana. Questa mattina ho riunito la task force per l’emergenza Covid che consulterò ogni giorno per valutare le azioni da prendere in esame. Oggi ho parlato con il direttore dell’ospedale di Careggi e con il direttore dell’Ausl dell’area fiorentina e nei prossimi giorni gli ospedali della città e dell’area metropolitana metteranno a disposizione ulteriori posti letto per la terapia intensiva”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, che oggi in Consiglio comunale è intervenuto sull’emergenza Covid.
A proposito dei contagi in aumento Nardella ha spiegato che “nella provincia di Firenze siamo passati da 277 casi positivi del 22 ottobre fino agli attuali 679. Stamattina è stato sfondato il tetto di 2000 casi in tutta la Toscana. Questo significa che ci troviamo in una situazione di allerta che sta mettendo molto sotto pressione gli ospedali, dove si stanno esaurendo tutti i letti Covid di terapia intensiva”.
Nel corso del suo lungo intervento Nardella ha espresso apprezzamento per la decisione del governatore Eugenio Giani di rafforzare le Usca, cioè le unità sanitarie che fanno assistenza a domicilio “perché sono strategiche per evitare l’assalto al Pronto soccorso e agli ospedali” e ha fatto appello alla Regione “perché possa con altrettanto vigore rafforzare la rete di pediatri e di medici di base”. “Sono letteralmente assalito da messaggi e mail di genitori - ha spiegato - che hanno problemi sulla reperibilità dei pediatri per quanto riguarda le condizioni cliniche dei loro figli e le azioni da intraprendere sulla questione della permanenza in casa nel caso in cui si manifestano sintomi da parte di questi ragazzi a seguito dell'attività scolastica”.
Oltre che sulla parte sanitaria dell’emergenza Covid, Nardella ha affrontato anche la questione dei controlli per il rispetto delle norme anticontagio e ha espresso vicinanza “agli agenti, donne e uomini, che si stanno impegnando con il massimo delle energie e della dedizione e che sono stati oggetto in queste ore di un vero e proprio linciaggio mediatico solo perché hanno cercato di far rispettare le regole verso una persona che si rifiutava chiaramente di indossare la mascherina”. “A Firenze non c’è nessun tipo di militarizzazione - ha proseguito il sindaco -, i nostri agenti si comportano con grande buonsenso, ma è chiaro che di fronte a ripetute insistenze e resistenze a indossare la mascherina, misura fondamentale per la salute dei cittadini, gli agenti devono intervenire. Perché se vince la regola di chi alza la voce e di chi si rifiuta di applicare queste regole, allora noi non gestiamo più niente”. (fp)