“Il primo atto del PD del dopo Congresso è una proposta di delibera per modificare il Regolamento del Consiglio Comunale per esporre nella sala istituzionale del Salone dei Duecento la bandiera della pace. Dopo l’annullamento di una seduta di Commissione che ieri doveva approvare il POC, nel mezzo di Commissioni che sono chiamate in tempi irragionevolmente brevi a votare il bilancio, il Presidente del Consiglio, ben sostenuto dal PD, ci impegna in una discussione più ideologica che concreta sul fatto che la bandiera della pace deve trovare collocazione nella sala istituzionale in cui il Consiglio si riunisce.
Il PD vuole dispensare la patente di pacifista solo a coloro che votano a favore, senza riflettere sul fatto che a Roma il PD, accreditandosi come forza moderata e filo-atlantica, ha votato più volte il rifinanziamento dell’invio delle armi all’Ucraina. Forse è cambiato il vento, e dovremo abituarci alle questioni ideologiche. Per questo ci siamo astenuti in commissione, perché rifiutiamo il dibattito strumentale, ribadendo che il carattere di "neutralità" delle sedi istituzionali, è un principio democratico che dobbiamo difendere sempre, e le bandiere da esporre sono quelle istituzionali, e non altre.
Dai pacifisti a corrente alternata del PD ci aspettiamo che il prossimo anno di consiliatura sia impegnato in discussioni più concrete, perché i fiorentini si aspettano ben altro che un dibattito ideologico sulla bandiera della pace. Che però sembra già essere all’ordine dei lavori della seduta del 6 Marzo (dove pensavamo, fino a prima del congresso, di votare il Piano Operativo).
Piano operativo no. Bandiera della pace sì. Dibattito sul bilancio no. Esposizione della bandiera della pace nell'aula del Consiglio sì.
Saranno mesi interessanti se queste son le premesse”.
Questo l’intervento della consigliera di Italia Viva Barbara Felleca
(fdr)