"Sarà un riconoscimento per tutte le volontarie e i volontari di questa eccellenza a livello mondiale della Protezione Civile"
Questo il testo dell'intervento in aula del capogruppo PD Angelo Bassi per la proposta di conferimento del "Fiorino d'Oro" a Massimo Pieraccini nel Consiglio comunale odierno, proposta approvata all'unanimità.
"Sig. Sindaco,
come consiglieri del Partito democratico siamo felici e onorati di proporre, insieme a tutti gli altri gruppi, il conferimento del “Fiorino d’oro” della città di Firenze a Massimo Pieraccini.
Come si ricorda nella mozione, il “fiorino d’oro” sarà in questo caso un riconoscimento per tutti i volontari e volontarie che con il loro importantissimo servizio di trasporto di organi, midollo osseo e cellule staminali salvano vite umane, svolgendo una funzione essenziale e insostituibile nella catena che va dal donatore di organi al trapianto.
In tutti quei casi, cioè, dove le classiche terapie cliniche e farmacologiche non sono in grado di garantire la vita a persone ammalate.
Non voglio ripetere quanto già contenuto nel testo della mozione.
Voglio solo ricordare l’eccellenza, ormai a livello mondiale, di questo Nucleo Operativo di Protezione Civile di Firenze Logistica dei Trapianti, nato 25 anni fa grazie a Massimo Pieraccini, attuale presidente, e l’alta professionalità dei suoi volontari che salvano vite in silenzio e senza clamori.
E ci rendono orgogliosi di appartenere a questa terra.
Voglio però sottolineare che questo tipo particolare di servizio richiede alto senso di responsabilità, ottima organizzazione, capacità di gestire le criticità, una formazione specifica, un grande dinamismo per andare in tutto il mondo, tra ospedali ed aeroporti.
Arrivano a fare quasi 500 missioni internazionali all’anno e devono essere gestite in tempi certi, avendo le cellule una sopravvivenza limite di 36 ore e più il tempo è breve, più le cellule sono vitali.
Per quanto riguarda midollo osseo e cellule staminali, le nuove scoperte, dalla fine degli anni ’90, hanno reso possibile creare dati mondiali di donatori, volontari, compatibili in qualsiasi parte del mondo e questo ha richiesto una nuova capacità organizzativa, con destinazioni spesso intercontinentali.
C’è da riflettere per tutti su questo: la tecnologia, la scienza e l’uomo riescono a dare il meglio laddove riescono ad abbattere le barriere, a cooperare a livello mondiale, ad affermare i valori della solidarietà e del dono.
In sostanza a mettere al primo posto le persone.
E così facendo, a salvare e ridare la vita.
Ecco, allora, quella parte buona ed operosa che anche con questo “Fiorino d’oro” vogliamo riconoscere e onorare nel nome di Firenze.
E siamo certi che questa proposta verrà sicuramente accolta dal Sindaco e onorata nella prima occasione utile". (fdr)