“Durante la prima fase di questa tragica pandemia – dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio, Federico Bussolin – il Sindaco Dario Nardella si era lanciato, appellandosi all’immagine dell’alluvione di Firenze del ’66, in una roboante richiesta mondiale di fondi. Un appello ai “mecenati” di tutto il mondo ad investire sulla nostra città. Questi grandi imprenditori disposti ad accogliere l’appello del Sindaco però non si sono visti”.
“Una iniziativa, quella del Sindaco Nardella, creata per costruirsi un palcoscenico sulle macerie di Firenze. A vedere il risultato poi, con una sola significativa donazione di 50.000 euro e nemmeno venti donazioni in totale, c’è da indignarsi. Il Sindaco dica la verità, questa raccolta fondi è stato un grande flop”.
“Chiunque porti il suo contributo a Firenze – continua – per me fa del bene ma è il binomio del donatore a preoccupare, ossia il Presidente della Morgan Stanley, che con il “modello Firenze” di Nardella purtroppo va a nozze. Perché il rapporto tra la nostra città e le banche di investimenti si traduce in svendita al miglior offerente”.
Il mio impegno sarà capire come mai arrivano queste grandi offerte perché non è tutto chiaro. Chi sono in realtà questi benefattori? Come mai oltre al Fondo ufficiale sono state aperte altre campagne alternative di Crowdfunding online da parte dell’Amministrazione e chi li gestisce? Non discuto le ambizioni di leadership di Nardella nel PD – conclude Bussolin – ma usare Firenze per poi fare fiasco è un errore che non si dovrebbe commettere mai”. (s.spa.)