Fontanello “contemporaneo” in Piazza del Carmine. Silvia Noferi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): “Altro scempio in vista?”

“Mentre proseguono i lavori per il rifacimento di piazza del Carmine (con risultati che si prefigurano sconfortanti) il Comune di Firenze ha dato il suo benestare (parrebbe d'intesa con la Soprintendenza) a un concorso per progettare, nella medesima piazza, un fontanello di acqua potabile. Niente da dire sull'intrinseca utilità di una possibile risorsa idrica in un grande luogo urbano come Piazza del Carmine, icona dei tanti e incantevoli spazi storici che rendono ancora Firenze una città unica.

Tuttavia – aggiunge la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – anche chi non è uno specialista di architettura o di urbanistica dovrebbe sapere che quando si progetta qualsiasi opera sono da considerarsi attentamente tutti gli aspetti la compongono, per non accorgersi di aver tralasciato qualcosa di importante, rischiando addirittura di trovarsi costretti a disfare ciò che si è appena finito di fare, come succede spesso, con perdite di tempo e aggravi di costi.

Nel caso di una piazza, gli aspetti da considerare, con le dovute attenzioni, sono tra gli altri la viabilità, le pavimentazioni, l'impiantistica di vario tipo, gli eventuali arredi e corredi vegetali, i complementi funzionali, i sottoservizi, le modalità fruitive, le percezioni visive, ecc. Per Piazza del Carmine non si è tenuto conto a tempo debito della fondamentale necessità di prevedere una fonte d'acqua potabile, trovandosi solo adesso, a lavori in corso e a pavimentazioni già eseguite, a tentare di porre rimedio. Con risultati che si profilano però di assai dubbio appagamento estetico, oltre che economico.

Da quanto si apprende, l'iniziativa è ascrivibile alla ATI (Associazione Temporanea di Imprese) IRES-Jacini Dimensione Verde, che ha fissato un costo massimo di 39.000 euro per la realizzazione, oltre ad altri 6.000 euro di premi ai vincitori del concorso, per un totale di ben 45.000 euro (che non si sa da dove proverranno essendo difficile pensare che imprese private li sborsino senza avere qualcosa in cambio).

Si apprende altresì, nelle intenzioni dei promotori, che il fontanello dovrebbe costituire un “segno di contemporaneità” (sic!), la qualcosa – conclude Silvia Noferi – desta ancora più allarme visto che l'enorme opera di Urs Fischer che per mesi ha dominato Piazza della Signoria ha pienamente dimostrato cosa possa intendere il Comune di Firenze per “segno di contemporaneità”. C'è da paventare anche in Piazza del Carmine un qualcosa di altrettanto espressivo del penoso complesso di provincialismo che continua ad affondare la città in uno stato di perenne avvilimento?”. (s.spa.)

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